(Nuclear Blast, 2013)
- 1985
2. Thrasher’s Abattoir
3. Cadaver Pouch Conveyor System
4. A Congealed Clot of Blood
5. The Master Butcher’s Apron
6. Noncompliance to ASTM F899-12 Standard
7. The Granulating Dark Satanic Mills
8. Unfit for Human Consumption
9. 316L Grade Surgical Steel
10. Captive Bolt Pistol
11. Mouth Of Execution
L’uscita del nuovo album dei Carcass, a distanza di diciasette anni dal precedente Swansong, rappresenta sicuramente uno dei momenti clou di questa annata metallica in corso, atteso con trepidante attesa e molti timori da tutti gli appassionati di extreme metal, settore nel quale i Nostri hanno rappresentato da sempre una fondamentale pietra miliare sin dagli esordi di metà anni ’80.
Nonostante tutto questo tempo però, gli inglesi tornano alla ribalta con un lavoro maturo e competitivo, mediamente equilibrato tra produzione moderna ed immancabile “flavour” old-school con cui ammantano quasi tutte le canzoni ivi presenti. Paradossalmente, nonostante il lungo lasso di tempo intercorso tra le due releases, il nuovo album è quello che meno si distanzia dalle coordinate stilistiche del precedente, a dispetto di una discografia passata davvero variegata e vicina a molteplici stili musicali: Swansong infatti risulta essere abbastanza palesemente il primo termine di paragone concreto con cui confrontare Surgical Steel, che del precedente album riprende anzitutto il marcato gusto melodico e quella vena catchy che tanto aveva allontanato i seguaci della prima ora della Carcassa. Intelligentemente però, non ci si limita in questo caso a riproporre pedissequamente quanto fatto già oltre quindici anni fa, ma si cerca in modo omogeneo di inserire elementi tipici di altri lavori del passato, ricordando in diversi frangenti i fraseggi chitarristici di Heartwork ed in alcuni, sporadici momenti, la follia congenita e perversa dei brani di Necroticism. Più che presentare elementi innovativi e di rottura quindi, Walker e soci hanno preferito puntare “sul sicuro”, amalgamando il più possibile in un’unica formula le diverse e talvolta opposte correnti del loro passato, realizzando in definitiva una sommaria raccolta di tutta la concezione artistica “carcassiana” evoluta nel corso degli anni.
Con “Thrasher’s Abattoir”, insieme alla successiva “Cadaver Pouch Conveyor System”, siamo sicuramente di fronte alle tracce più aggressive dell’intero lotto, quelle che più strizzano l’occhio ai gloriosi esordi dei Carcass e che spingono sull’acceleratore con foga e convinzione. Già dalle successive tracce, invece, emerge maggiormente lo spirito groovy di metà carriera, mescolato alle riconoscibilissime melodie sbilenche che hanno reso immortale il gruppo di Liverpool (“A Congealed Clot Of Blood”). Si segnala positivamente il drumming terremotante del nuovo entrato Daniel Wilding, certo più attuale del suo predecessore, eppure capace di aggiungere potenza e dinamica per niente scontate ai fini della buona resa dei pezzi. Proseguendo nell’ascolto, quasi a ripercorrere idealmente lo sviluppo stilistico affrontato negli anni, si abbassano un po’ i toni, si smussano i passaggi più aggressivi lasciando spazio ai momenti più “soft” di “Surgical Steel”. Non vengano fraintese queste parole: sprazzi di rabbia e violenza costellano indistintamente tutte le composizioni dell’album, ma l’inizio e lo sviluppo dell’innominabile “Noncompliance to ASTM F 899-12 Standard” che tanto ricordano le ritmiche dei Megadeth (!!!) di metà carriera, nonché la seguente “The Granulating Dark Satanic Mills”, evidenziano una maggiore cura nei dettagli e negli arrangiamenti piuttosto che negli assalti frontali delle canzoni precedenti.
Ciononostante, guardando esclusivamente al nuovo prodotto in sé, non possiamo che promuovere largamente Surgical Steel tanto alla luce della sua longevità e capacità di entrare nella mente dell’ascoltatore dopo pochi ascolti, quanto e soprattutto per averci riconsegnato in maniera decorosa e credibile una delle colonne portanti del metal europeo e mondiale, andando così a siglare con onore una reunion, una volta tanto, realizzata per aggiungere realmente qualcosa al passato e non solo come mero tentativo di racimolare più soldi possibili speculando su di un nome leggendario quale quello dei Carcass.
7.0