(Nuclear Blast, 2011)
1. Brethren of The Pentagram
2. Accelerated Mutation
3. The Embodiment Of Paradox And Chaos
4. Necropolis Transparent
5. Parasite Drama
6. Anvil Of Flesh
7. Rage Incarnate Reborn
8. Unseen Enemy
9. Stygian Reverberations
10. Life Of Devastation
11. Roar Of A Thousand Throats
12. Infiltrate And Destroy
13. Discharge The Fear
14. Vomiting Evil
15. Stigmartyr
16. Through The Eyes Of My Shadow Self
17. Tartarus
Un concentrato di violenza questo Necropolis Transparent, ultimo album dei Lock Up , che può risultare musicalmente “ignorante” a primo impatto, ma con un lavoro compositivo alle spalle ben strutturato. Metronomo abbastanza monotono su dei brani brevi e schietti, che lasciano all’ascoltatore un’idea diretta di un grindcore fatto da gente con un enorme carico d’esperienza sulle spalle.
Parte senza esitazione la prima traccia dell’album, “Brethren Of The Pentagram” , che racchiude, in circa un minuto e mezzo, buona parte dell’essenza aggressiva del disco. Seguono la stessa linea i primi tre brani, fino a “Necropolis Transparent”: stop’n’go con blast violenti e scream agghiaccianti, ma allo stesso tempo adrenalinici. Si notano invece delle sfumature death/thrash nei brani “Parasite Drama”,”Unseen Enemy”,”Life Of Devastation” e anche nella più strutturata “Rage Incarnate Reborn”. In generale l’album non presenta grosse variazioni tecniche, il genere viene proposto allo stato puro e suonato con una determinazione sufficiente a scatenare abbastanza violenza da poter essere apprezzato come si deve. Viene messa in risalto la voce cruda e grezza di Tomas Lindberg, che crea un ottimo connubio con le ritmiche furiose di Shane Embury (di stampo Napalm Death) e le smitragliate sul rullante di Nick Barker.
Niente di nuovo sotto il sole, ma ci troviamo di fronte a degli elementi che non vogliono strafare e che sanno sfruttare al meglio il loro potenziale. L’ottimo lavoro proposto con Necropolis Transparent ci fa chiaramente intuire che la formazione attuale ha le idee ben chiare su quello che vuole proporre al pubblico: il classico grindcore eseguito dagli esperti sul campo, niente di più… ovvero i Lock Up.
Voto: 7