(Profund Lore, 2014)
1. Birth and Death of the Pillars of Creation
2. (Serpens Caput)
3. The Astral Dialogue
4. Dark Matter Gods
5. Celestial Effigy
6. Cor Serpentis (The Sphere)
7. Vales Beyond Dimension
8. Plateau of the Ages
9. (Serpens Cauda)
A quattro anni di distanza dal precedente Marrow of the Spirit i colossi del cascadian black metal tornano a far parlare di se con un nuovo full-length; dopo quasi un lustro se ne sentiva davvero il bisogno, anche perché, detto in tutta franchezza, Marrow of the Spirit, nonostante non si potesse definire un brutto disco, è comunque stato una delusione per molti. La nuova fatica in casa Agalloch prende il nome di The Serpent & the Sphere e senza alcun dubbio farà la felicità dei fan del combo statunitense.
Sin dalle prime note di “Birth and Death of the Pillars of Creation” non si può far a meno di notare la produzione estremamente curata: un suono naturale e non troppo forzato dal digitale, unito ad un’estrema cura per i dettagli, un approccio caldo e cupo, con il basso che spadroneggia in prima linea riuscendo a regalare una splendida e riuscitissima atmosfera globale. Gli Agalloch dimostrano di essere nuovamente ispirati e di saper creare ancora brani emozionanti come “The Astral Dialogue” e “Plateau of the Ages” su tutte, che attraverso i suoi dodici minuti dipinge magistralmente atmosfere sognanti e tenebrose. Tuttavia, se in alcuni brani gli statunitensi raggiungono picchi elevatissimi, in tanti altri non riescono a far brillare la genialità che li ha resi famosi e ci propongono più di qualche brano non all’altezza della situazione né tantomeno del nome che si portano dietro. Peccato, perché le premesse per un disco spettacolare c’erano tutte. The Serpent & the Sphere è un album che, come il suo predecessore, è fortemente debitore al doom di inizio anni ’90, ed è proprio quando fanno capolino questo tipo di influenze che gli Agalloch danno il meglio; differentemente, quando si avventurano in territori maggiormente black, tendono ad adottare soluzioni maggiormente banali e quindi decisamente meno interessanti.
The Serpent & the Sphere è un album che necessita di parecchi ascolti per essere assimilato, è lontano dall’essere un capolavoro come Ashes Against the Grain, ma è un disco che sicuramente piacerà a tutti i fan della band e non solo.
7.0