(Relapse Records, 2014)
1. Essence of Heresy
2. House of Worship
3. Treacherous Waters
4. Claws
5. Disfigured Colossus
6. Systematic Extinction
7. Torment
Il mondo della musica lenta ultimamente sta ottenendo una sempre più ampia visibilità: gruppi dediti al doom metal/sludge spuntano come funghi, e di conseguenza le etichette si adeguano a questo filone, interessandosene forse anche troppo. È infatti noto come l’inflazione sia sempre deleteria, sia che riguardi l’eurozona, sia che invece si tratti del roster di Relapse Records. È un fenomeno verificatosi con il metalcore, con il djent: ora sotto con lo sludge.
Non ce ne vogliano i Serpentine Path, che pure con l’omonimo album d’esordio erano riusciti a destare il seppur minimo interesse: questo Emanations è la noia di un genere intero, tutto è stato realizzato secondo i crismi necessari, con una produzione sempre attenta al riverbero, alla dilatazione del suono e al fuzz sfrenato. Non manca neppure l’ormai blasonata copertina dal sapore cerimoniale ed esoterico, di fatto decisamente innocua e svuotata di significato al pari di tante altre. E la musica? Il solito fango (appunto), le classiche linee vocali vomitate su ritmi lenti ed ossessivi che gli aficionados del genere non potranno che apprezzare, mentre i restanti si daranno allo sbadiglio o semplicemente cambieranno disco. È un peccato che etichette importanti diano visibilità a certi prodotti quando là fuori, ne siamo certi, ci sono veri mostri che aspettano solo di guadagnare le attenzioni che meritano.
In sunto, questo tipo di ascolto andrà ad aggiungersi semplicemente agli scaffali di coloro che apprezzano questa minestra che ormai sta francamente perdendo sapore, e che potranno tranquillamente aggiungere due punticini al voto finale; per tutti gli altri, potete risparmiare senza paura qualche soldo in più, che non fa mai male. Il tentativo va apprezzato, sicuri della buona fede dei Serpentine Path, ma di fatto il risultato è insoddisfacente per chi si aspetta qualcosa di più di un gruppo fotocopia.
5.5