(Crush & Burn , 2011)
1. Wounds
2. Masses Infection
3. Hymn to Desolation
4. Rise of Devourment
5. A Dawn Beyond
6. Itavia (30 Years Lies)
7. Pure Scorn Embodyed
8. Cold Breathe of God
9. Vaults of Weakening
10. The Bleeding Architecture
Gli Hatred sono una death metal band modenese, che con l’attuale The Bleeding Architecture esordiscono su Crush & Burn.
Death metal appunto, in ogni sua singola sfaccettatura. Il sound dei nostri presenta elementi old school “marcio” e in certi punti ai limiti del brutal (è forte l’influenza dei Cannibal Corpse), che si intervallano però a tematiche apocalittiche decisamente più recenti, come nella postatomica quanto maestosa titletrack, tipiche quest’ultime di band quali i Job for a Cowboy, i recenti Whitechapel nonché i nostrani Hour of Penance e i The Modern Age of Slavery.
Il livello tecnico della band è decisamente buono, oserei dire ottimo nel caso specifico del batterista Valentz, capace di intelaiare ritmiche iperveloci e complesse in determinati momenti e una prova muscolare ma mai rozza in altri (sempre mirato e mai abusato l’utilizzo dei blast beat). L’evocatività di ogni singolo pezzo, elemento essenziale vista la produzione in questione, inoltre è degna dei Nile del periodo di In Their Darkened Shrines. Se al tutto si aggiunge poi un buona produzione e un art work particolarmente appropriato direi che gli amanti del genere non resteranno per nulla delusi.
In sostanza un album maturo, pur trattandosi di un disco d’esordio (se si vuole escludere la demo Entity datata 2005), capace di soddisfare tutti i cultori del genere death metal, da quello rozzo e decisamente catacombale di vecchia generazione a quello odierno particolarmente attento ai vari preziosismi tecnici e alla riproduzione oramai standardizzata delle atmosfere sopraccitate.
Voto: 7.5