L’idea di battere il ferro finché è caldo, seppur dal lato economico possa essere considerate favorevole, è anche un’arma a doppio taglio. Se, infatti, il prodotto è inferiore alle aspettative dell’acquirente, difficilmente questo ritornerà ad acquistare dal produttore da cui è rimasto insoddisfatto.
Sul piano dell’industria musicale, il caso è all’ordine del giorno. E, purtroppo per loro, è anche il caso degli Have Heart. La band proveniente da Boston, Massachusetts, galvanizzata dal notevole riscontro ricevuto in sede live (che li ha visti calcare anche il nostro Belpaese, come support act in occasione dell’unica data italiana del tour dei Gorilla Biscuits, al Velvet di Rimini), decidono di lanciarsi subito nella composizione di un nuovo lavoro discografico. Il tutto a distanza di un solo anno dal loro (gradevole) debut album, “The Things We Carry”, nonché di un EP uscito meno di sei mesi fa.
Il genere, nemmeno a dirlo, non si sposta di un millimetro dalle radici hardcore old-school con cui si sono fatti conoscere. Le dieci tracce, per una durata totale di 21 minuti, sono però abbastanza ripetitive, spesso al limite dell’auto-plagio. Sicuramente vicine alle canzoni del primo album, certamente somiglianti a quelle che grandi esponenti del genere come i Bane hanno saputo creare una decina di anni fa circa. Il dilemma del genere, e della sua ripetitività, è un discorso che va avanti da anni, e che continua a dividere i fan più oltranzisti da quelli che, invece, pretenderebbero di trovarsi fra le mani qualcosa di vagamente più originale del solito.
Senza contare, appunto, che forse sarebbe valsa la pena di valorizzare maggiormente il tempo, ritardando di un po’ l’uscita dell’album e favorendo la fase compositiva dello stesso. Il paragone con elementi di spicco decisamente più validi (come, per esempio, i canadesi Comeback Kid) il dispiacere per una prosecuzione non degna rispetto ai risultati raggiunti con l’album iniziale, e un artwork di dubbio gusto danno il tocco finale per la bocciatura. Sperando che, come si dice, ciò che non li ha uccisi li fortifichi.
Voto: 4