(Beyond Productions, 2014)
1. The Initiation
2. Satyriasis and the Autumn Ends
3. Stalingrad
4. Ordinis Supernova Sex Horarum
5. The River 1917 (Feat Efthimis Karadimas)
6. Angst
7. Amber Eyes
Qualche tempo dopo White Wings Of Nightmares tornano a farsi sentire gli italianissimi (liguri, per l’esattezza) Plateau Sigma, con un album intitolato The True Shape Of Eskatos. Gli alfieri del doom\death metal ligure hanno sfornato per l’occasione un ottimo lavoro, evidenziando notevoli progressi rispetto al già citato EP.
Sin dall’opener “Satyrias end the Autumn Ends” la strada intrapresa dai Plateau Sigma è chiarissima: riff asfissianti che si susseguono con inesorabile lentezza, ad accompagnare atmosfere malinconiche e decadenti unite però anche ad un dinamismo spesso inusuale per il genere. Growl e voce pulita si fondono continuamente per tutta la durata dell’album, creando un malinconico contrasto di colori perfettamente funzionale al doom\death funereo nel quale i nostri si muovono (sentire “Stalingrad” o “The River 1917”, con ospite alla voce Efthimis Karadimas dei greci Nightfall, per credere). I Plateau Sigma riescono però anche ad introdurre, in un genere solitamente restio a variazioni di sorta, anche elementi particolarmente innovativi: oltre al già citato dinamismo delle canzoni, è impossibile non citare un pezzo come “Ordinis Supernova Sex Horarum”, strumentale atipica chiusa da una lunga e jazzata coda di sassofono.
In defintiva, The True Shape Of Eskatos ci consegna un ottimo gruppo che, seppur influenzato da mostri sacri del genere come Mourning Beloveth, Evoken, My Dying Bride o, per citare un gruppo più recente che sta avendo un ottimo impatto sulla scena, Ahab, riesce ad apportare, nell’ambito generalmente ristretto del doom\death, elementi di novità e a risultare molto interessante.
7.0