(Lo-Fi Creatures, 2011)
1. Ghost Owl
2. Black Gold
3. Trice Of Dream
Nella scena musicale attuale fatta di sperimentazioni elettroniche, sound plastificati, generi molto abusati (symphonic black metal, emocore, post rock, eccetera) e musicisti che vogliono raggiungere l’originalità sempre e comunque, risultando però il più delle volte pacchiani e ridicoli, possono (molto raramente) emergere band che, rifiutandosi a priori di adattarsi a questi stereotipi autoimposti, solcano controcorrente questo Nilo, come crociati impavidi e animati da spirito romantico, per raggiungere un virtuale Mar Mediterraneo, tornando alla vera essenza\matrice dell’arte e riproponendo sonorità “antiche”. In questa eccezione, si può tranquillamente includere, in maniera incondizionata e anche un po’patriotticamente fiera, anche i parmigiani Caronte!
La band è autrice di un EP particolarmente convincente, dove stereotipi sonori e lirici maggiormente standardizzati alla Black Sabbath si fondono in un insieme eterogeneo con ritmiche cadenzate, potenti e anche un po’ marce (alla Down per intendersi), il tutto attraversato da un’atmosfera sinistra e funerea che tanto ricorda i dischi di esordio di band quali Candlemass e Solitude Aeternus e questo senza tralasciare un incondizionato amore per gli immensi Creedence Clearwater Revival e per quei suoni “gibsoniani\sudisti”, (come nella traccia “Black Gold”) tanto cari ai Lynyrd Skynyrd.
Tutte formazioni queste che costituiscono autentici giganti del settore, con le quali però i quattro emiliani non temono assolutamente confronto e lo fanno con orgoglio, riuscendo inoltre nel compito forse più difficile, rappresentato dalla creazione dell’elemento più importante per band con queste sonorità: la psichedelia!
Infine un elogio particolare va al camaleontico cantante Dorian Bones. Ha veramente dell’incredibile sapere che dietro il microfono sia per l’appunto presente il frontman dei dannati (quanto divertenti) Whiskey Ritual, questa volta autore di una prestazione emotivamente coinvolgente e, cosa infinitamente più ostica, maledettamente tematica poiché da questi generi non ci si attende certo della fredda tecnica, ma elementi quali l’espressività, il sangue e la ruggine.
Ghost Owl : un EP entusiasmante, tremendamente nostalgico e, alla luce di quanto detto, perfetto.
7.5