(Self-released/Autoproduzione, 2011)
1. Preis des Lebens
2. Sandmann
3. Der Meister
4. Frischfleisch
5. Pervers
6. Der Neue
7. Scharbock
8. Stalker
9. Waltzzeit
10. Feindbild
Formati nel 2004 i modern-death metallers tedeschi Scharbock pubblicano quest’anno Blickwinkel, il primo full-length della loro discografia. Si tratta di un’autoproduzione (la band ad oggi non ha firmato nessun accordo con una casa discografica) che ha riscontrato diversi giudizi piuttosto positivi in terra madre, ed è stata anticipata nel corso degli anni da due demo ed un EP, datato 2008.
Con le composizioni raccolte in questo album la band si fa alfiere di un death metal fortemente moderno, non dimenticandosi di chiamare in causa elementi deathcore, il tutto assume quindi un retrogusto tipicamente americano grazie all’abbondanza di inserti thrash e groove. Connotato importante del sound degli Scharbock è il cantanto: il vocalist, dotato di una voce graffiante seppur piuttosto monocorde, canta tutti i brani in lingua tedesca. Una mossa coraggiosa ed azzardata se si cerca di portare il proprio prodotto fuori dai confini nazionali. Durante l’ascolto di questo lavoro certe soluzioni stilistiche rimandano la mente alle band appartenenti alla new wave of american heavy metal (Chimaira su tutti), e in certi momenti il gruppo teutonico mostra di aver ben studiato ed apprezzato la lezione impartita, anni or sono, dagli (ahimè) allora dominatori della scena groove-metal: i Pantera. Nei momenti prettamente death, che emergono in mezzo alle ritmiche incalzanti, gli Scharbock mostrano chiaramente la loro appartenenza al Vecchio Continente, regalando all’ascoltatore atmosfere dall’appeal europeo che ben si amalgamano in mezzo alla forte componente statunitense. Per assurdo potremmo dire che il combo tedesco rappresenta quale potrebbe essere il sound degli ultimi As You Drown se non si cimentassero in un riffing che ricorda, anche troppo da vicino, i Decapitated.
Per tutta la sua durata il disco presenta brani in bilico tra il deathcore e il groove metal, in cui l’utilizzo di ritmiche spezzate e riff groove è decisamente massiccio, elementi questi che spesso vengono intervallati da breakdown e rallentamenti ai quali vengono talvolta accostati elementi riempitivi quali i synth; è il caso di “Der Neue” e “Waltzzeit”, che assumono un feeling di carattere industrial, grazie anche all’incedere marziale di alcune ritmiche. Segnaliamo tra i momenti migliori di questo Blickwinkel la traccia d’apertura “Preis des Lebens”, nella quale si respira l’aria del pianeta As Blood Runs Black, e la cui parte centrale presenta soluzioni che non danno all’ascoltatore un senso di “già sentito”. Altro momento da sottolineare è “Pervers”, brano che parte alla carica grazie ad un intro djent-oriented e che gioca per tutto il tempo con ritmiche spezza collo alternate da break down. Coinvolgente nella sua semplicità.
Dopo ripetuti ascolti ci si rende conto che Blickwinkel sia un disco abbastanza monotono nelle sue soluzioni stilistiche seppur ricco di influenze, ben commissionate tra loro, ma che forse meritavano di essere sviluppate maggiormente creando strutture più elaborate. Tuttavia si rivela essere coinvolgente al punto giusto per risultare piacevole ed invogliare al ri-ascolto. I tedeschi Scharbock si meritano sicuramente la promozione, ma per il futuro ci attendiamo qualcosa di più originale.
6.5