(Autoprodotto, 2011)
1. First Snow;
2. Soil;
3. Morning
A poco più di un mese dall’ultimo lavoro targato Gnaw Their Tongues (qui la recensione), l’onnipresente Mories decide di lavorare anche durante le feste natalizie e rende disponibile tramite Bandcamp, in download gratuito, la nuova uscita a nome Seirom; progetto che già era stato trattato in queste pagine (qui) e che ha ricevuto buoni consensi dalla maggioranza degli abituali fruitori delle sue uscite . Per completare il quadro nel frattempo sono usciti altri due eps in cui compare sempre anche il folle olandese: Eric + Mories Hate You, a base di noise/power electronics e il più accessibile It Only Gets Worse, decisamente più vicino al dark ambient e frutto di una collaborazione con Matt Finney.
Registrato ufficialmente il 25 Dicembre, Forest Ep contiene solamente tre tracce per una ventina di minuti di durata al massimo. In questo senso l’approccio compositivo sembra decisamente cambiato in confronto a Seiromistkrieg, dove la sola “istkrieg” copre interamente il minutaggio di questo ep; ma le sorprese non finiscono qui. Forest Ep cambia tiro ed evolve verso sonorità totalmente ambient/drone (per dovere di cronaca, sonorità probabilmente già affrontate da Seirom nella primissima uscita, Eremitic, di cui il sottoscritto non era a conoscenza) lasciando totalmente da parte le venature e le partiture black metal presenti nella precedente uscita. Tutto ciò che di rumoroso e martellante ascolta o scrive Mories non rientra quindi in questa uscita, in cui l’immaginario e l’atmosfera sono ciò che colpisce e intendono colpire; tappeti di synth, quindi, con l’aiuto del violoncello in “First Snow” e di loop ed effetti tipicamente legati all’ambient, senza dover per forza scivolare nel genere più “dark”. Ovviamente rimangono le partiture di chitarra che, replicando l’intensità dei momenti migliori diSeiromistkrieg, si ripropongono qui in maniera ottimale, dando vita ad una base drone non troppo marcata, ma che fa comunque sentire la sua presenza. Qualche influenza dei Barn Owl ci può essere, ma qui si viaggia più che altro sui lidi dettati dallo storico progetto di Aidan Baker, i Nadja o su alcuni spunti dei Deaf Center.
Chi ha apprezzato la vena più onirica ed atmosferica del precedente ep, sicuramente apprezzerà anche Forest Ep che mi sento comunque di consigliare anche a chi è già avvezzo ai generi e alle influenze citate nella recensione. Ovviamente non un capolavoro, però queste tre canzoni lasciano intravedere ottime possibilità in un ambiente in cui tutto sembra facile, ma in cui è davvero difficile riuscire a proporre qualcosa di fresco ed intrigante.
7