Mesarthim > Anthropic Bias/Departure

Lo spazio è, da sempre, fonte di estremo interesse per l’uomo. Tale interesse si è manifestato, nel corso dei millenni, in una spinta propulsiva verso incredibili scoperte e, negli ultimi anni, verso il superamento di traguardi tecnologici difficilmente pensabili anche solo una generazione fa. Eppure l’uomo dello spazio sa ancora pochissimo, per non dire nulla.…

Opeth > The Last Will And Testament

Trentaquattro anni di carriera, quattordici album in studio, un percorso disseminato di canzoni spettacolari, vere pietre miliari di una proposta musicale – un calibrato ibrido tra death metal, progressive rock, orchestrazioni di classica estrazione e sospiri folkeggianti – che, diciamocelo, non ha mai visto gli Opeth precipitare qualitativamente al di sotto della sufficienza. Nel corso…

The Smile > Cutouts

Il noto trio britannico Yorke/Greenwood/Skinner – le cui gesta sono già recentemente apparse su queste pagine virtuali con lo scorso Wall Of Eyes – continua un periodo particolarmente prolifico nella loro produzione musicale con la seconda uscita di quest’anno targata The Smile. Rispetto al predecessore la collezione di pezzi presenti è più spigolosa e rock-oriented,…

Crippled Black Phoenix > The Wolf Changes Its Fur But Not Its Nature

La band inglese Crippled Black Phoenix torna a far parlare di sé con una raccolta di brani accuratamente revisionati sotto una lente d’ingrandimento melodica e struggente, rendendo omaggio a un’ispirazione musicale ampia e di grande fattura. Il combo capitanato da Justin Greaves (Electric Wizard) nasce nel 2004, miscelando diversi sottogeneri e sfumature finalizzate in produzioni…

Adriàn De Alfonso > Viator

Adriàn De Alfonso, artista spagnolo che da parecchi anni vive in Germania, nella poliedrica e mai doma Berlino, pubblica il suo primo disco solista, Viator, che esce per la nostra Maple Death Records. Nei lavori precedenti, usciti sotto il nome Don The Tiger, il Nostro si cimentava in qualcosa di più abrasivo, tra sonorità latine,…

Doomraiser > Cold Grave Marble

Da una parte, le ombre incombenti e minacciose di moniker che hanno trasceso la dimensione terrena approdando direttamente alle sacre dimore del mito, dall’altra un genere quanti altri mai soggetto a un processo di mutazione che ne ha in parte trasfigurato l’aspetto originario, al punto da renderlo ormai raramente fruibile nella sua forma più originariamente…

LIGHTOWER > Moonbath

Ho sempre ammirato Davide Tiso fin dal suo primo disco targato Ephel Duath, un progetto avanti anni luce che quando uscì diede una notevole scossa al panorama estremo italiano, arrivando facilmente a competere con i mostri sacri del death metal ipertecnico sparsi per il mondo. Nel corso degli anni il Nostro non è mai stato…