King Potenaz > Arcane Desert Ritual Vol. 1

Ne parliamo colpevolmente solo ora, con qualche mese di troppo, e chiediamo scusa per il ritardo. Persi dietro a dinamiche extramusicali, avevamo lasciato da parte il disco dei King Potenaz, ripromettendoci di farlo transitare sulle nostre pagine, salvo poi scordarcene. Per fortuna lo abbiamo recuperato, perché condannarlo all’oblio sarebbe stato un errore, e un’ingiustizia, che…

Panopticon > Songs of Hiraeth

Il ruolo rivestito in ambito metal statunitense da Austin Lunn è indubbio. Possiamo discutere se ci piaccia o meno quello che ha realizzato finora, ma di certo non possiamo negare il suo ruolo di apripista per un certo tipo di sonorità prettamente nordeuropee, nel nord del continente americano. Può suonare strano associare questo tipo di…

Unsafe > Talk Of The Town

Il quartetto hardcore punk Unsafe si presenta al mondo discografico con questo primo EP Talk Of The Town, dal ricercato sapore old school. Un capitolo di partenza suggestivo e attraente già dalla foto dell’artwork molto interessante. La band nasce nel 2023 a San Salvo, un piccolo paesino sulla costa abruzzese, dove le giornate monotone e…

submeet > codename ®

Nonostante le coordinate generali della proposta dei mantovani submeet sia lontana dagli ascolti abituali di chi scrive, è innegabile che basta ascoltare pochi secondi di codename ® per rimanere catturati dalla forza di questa loro nuova uscita. Se già Terminal nel 2020 marcava un netto spostamento dalle produzioni precedenti che vedevano una importante presenza di…

STOMACH > LOW DEMON

Questo disco fa male. Molto male. Vi avviso sin da ora, c’è da bruciarsi vivi durante l’ascolto. Gli STOMACH sono un duo americano composto da John Hoffman (Weekend Nachos), batteria e voce, e Adam Tomlinson (Sea Of Shit e Sick/Tired) alle chitarre. Hanno debuttato nel 2023 con PARASITE, un primo vagito che già profetizzava tutto…

Nuclear Dudes > Truth Paste

Se c’è una cosa che non deve mai mancare in un genere borderline come il grindcore è la naturalezza con cui si affrontano le cose. La voglia di essere dissacranti e l’autoironia sono ingredienti che consideriamo come necessari, se non addirittura fondamentali. Se poi a questo riusciamo ad associare un approccio sociopolitico di stampo anarchicamente…