(Coyote Records, 2013)
1. Videodrome With 7 Hz Music
2. Grenade In The Hand
3. Gun-In-Cunt
4. Tetsuo Rising
5. Metro.Tetsuo Vs. Woman.Psy Slam Damage
6. Mindestroyer Dance
In questi ultimi anni lo slam più becero, brutale e sanguinolento ha preso sempre più piede e, su quest’onda di successo crescente, hanno fatto la loro comparsa alcune nuove formazioni dotate di ottime capacità tecnico-compositive e tanta voglia di emergere dalla massa.
I 7.H. Target sono una promettente band proveniente dalle fredde lande della Russia, formatisi nel 2010, che fin dagli esordi ha palesato ottime capacità tecniche nonché uno spiccato talento nel personalizzare e rimaneggiare un sottogenere abbastanza quadrato e standardizzato quale lo slam. Forti del successo riscosso con il precedente album, i Nostri sono tornati a distanza di un anno con Psy Slam Damage, un full-length album che ha tanto l’aria di essere un “EP mascherato”, vista la presenza di sole sei tracce per una durata di venti minuti scarsi. Sorvolando su questa dubbia scelta, veniamo a quanto proposto musicalmente dal quartetto, che ora vanta alla voce l’italianissimo Matteo Bazzanella, già in forza nei brutallers nostrani Indecent Excision. L’album parte subito in quarta, sfoderando una potenza ed una violenza difficilmente eguagliabili: “Videodrome With 7 Hz Music“ parte con un’intro cyber-tecnologica, poi sfodera riff poderosi, rallentamenti pachidermici e tempi dispari ultra-tecnici offrendo così un crescendo adrenalinico che culmina in un finale dal mood oscuro e orrifico degno di un classico “horrr b-movie”. “Grenade In The Hand” ci accoglie con un riffone che colpisce diretto per poi dare spazio ad alcuni riff vorticosi dall’alto tasso tecnico, rapidi cambi di tempo e ritmiche sempre sostenute; spicca tra le altre “Tetsuo Rising”, il brano più completo e affascinante dell’intero platter, in cui dopo un’altra intro techno-cybernetica parte una pioggia di riff velocissimi carichi di groove, rallentamenti spezza-collo e stacchi dissonanti; un pezzo da 90 che coinvolgerà anche l’ascoltatore più esigente. Come accennato all’inizio, la preparazione tecnica di questi ragazzi è ineccepibile, soprattutto per quanto riguarda il batterista Mikhail Panphilov, che si esibisce in evoluzioni e cambi di tempo degni di un “piccolo George Kollias”; anche il lavoro di chitarre e basso è ineccepibile, entrambi vomitano una mole spaventosa di note senza mai perdere di vista il filo conduttore, inoltre il nuovo vocalist ha portato senza dubbio una maggior profondità e versatilità alle parti cantate, dando ai 7.H. Target una marcia in più.
Pur stuzzicati ma non totalmente “saziati” dalle poche tracce di questo EP, non posso che lodare la genuinità e l’alta qualità presente nei brani che compongono Psy Slam Damage, un disco di poco inferiore alla pubblicazione precedente, che aveva posto immediatamente il quartetto tra le new entry più interessanti della scena death metal. Restando in attesa per la prossima fatica dei 7.H. Target, godiamoci l’ascolto di quest’ottimo lavoro.
7.5