(Autoproduzione, 2013)
1. King of Reptiles
2. It Was The Beginning of The Flight
3. Heroes
4. The Darkest Day On Earth
5. Bokanovsky’s Process
6. Zeroes
7. When We Were Heroes
Chi non ha mai pensato di voler diventare un eroe? I supereroi non sono solo quelli con una maschera ed un bel mantello, molti di loro si nascondono tra la gente considerata normale; sono gli eroi di tutti i giorni, quelli che incontriamo nello stesso bar tutte le sere, quelli che semplicemente aiutano a rendere la vita migliore a chi li circonda. Questo è il messaggio che arriva dall’ascolto di questo favoloso disco degli Your Anguish, band nata dalla grigia nebbia di Torino nel 2003 e dopo varie vicissitudini e cambi di formazione arrivata a pubblicare questo concept album dal nome Heroes & Zeroes.
La musica proposta è un metalcore influenzata da trash, hardcore e melodie di stampo scandinavo, una sorta di mix tra August Burns Red e The Haunted, basato su una voce potente, musiche poderose e riff di assoluta tecnica. Gli Your Anguish fanno parte della schiera degli “eroi” italiani, nati dai sacrifici di persone normali che in comune hanno la passione vera per la musica che suonano. Heroes & Zeroes parla appunto di eroi ma anche dei considerati “Zero”: i falsi, i politici, un manager arrivista o potenzialmente chiunque cerchi di raggiungere i suoi obbiettivi tramite l’inganno, la falsità, la violazione dei diritti altrui, come spiegato dal bel testo di “King of Reptiles”. “It Was The Beginning Of The Flight” è dedicata ad un ragazzo che è mancato, un amico della band, mentre “The Darkest Day On Earth” parla di falsi eroi, i quali fanno solo del terrorismo mediatico. “Bokanovsky’s Process” è ispirata al romanzo distopico Il nuovo mondo (Brave New World) di Aldous Huxley, che anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione usati per forgiare un nuovo modello di società suddivise in fase di clonazione.
Il disco si chiude con “When We Were Heroes”, ispirata alle parole di un partigiano, che racconta la storia attuale attraverso i suoi occhi, mettendosi in relazione con la linea antifascista della band. Che altro dire? Questo album meriterebbe molta più pubblicità da parte di tutti, ed il mio consiglio è di spararvi mezz’ora di pura musica fatta da veri eroi italiani.
7.5