Endless Chain > Agony

Colpo di fulmine travolgente o innamoramento a fuoco lento? Al cospetto di una qualsivoglia produzione artistica, al di là del suo valore intrinseco, il primo dilemma più o meno consapevolmente da affrontare è se e quanto la classica “prima impressione” risulterà decisiva ai fini della valutazione finale, sapendo che, in entrambi i casi, posizioni troppo…

Earth Ship > Soar

Ci siamo recentemente occupati in sede di recensione dell’ultimo lavoro degli irlandesi Partholón, dello stato di salute eufemisticamente non troppo rassicurante del movimento sludge e già in quella circostanza avevamo sottolineato come una delle possibili vie d’uscita per superare il momento di difficoltà possa essere il ricorso a contaminazioni e ibridi con generi più o…

Kingcrow > Hopium

Dal rifiuto della forma canzone al concetto di suite pentagrammatica, dalla ricerca ossessiva dei cambi di ritmo agli arrangiamenti meticolosamente curati, dalla passione per i virtuosismi a un apparente distacco emotivo che sconfina nella freddezza, il tutto condito da autocompiacimento e autoreferenzialità… Sull’universo prog, nel corso degli anni, è stato detto e scritto di tutto,…

Coroza > As Within

Tra le infinite strade che possono condurre all’incontro con nuovi moniker in emersione dall’inevitabile fase di apprendistato di inizio carriera, farsi catturare o almeno ben disporre a priori dall’artwork di una cover non è probabilmente l’approccio più ortodosso, ma confesso che qualche volta cedo volentieri alle lusinghe grafiche confidando in una corrispondenza tra immagini e…

Madder Mortem > Old Eyes, New Heart

Ispirazione, idee, classe, voglia di sperimentare, capacità di maneggiare diversi registri sonori e una carriera ultratrentennale… se mai esistesse un manuale consultabile non diciamo per una garanzia di successo planetario ma anche solo per una meritata visibilità, probabilmente sarebbero questi, i titoli dei capitoli più importanti e significativi, a patto però di premettere a qualsiasi…

State Of Non Return > White Ink

“La sacralità vista da una prospettiva differente e magnifica. Linee di basso che hanno fatto scuola e una batteria assolutamente fuori scala fanno di questo disco il punto di non ritorno di tutto quello che è di origine stoner e doom. Una sola traccia che vale una carriera: “State of Non-Return”. Difficile fare meglio.”. Così, una decina di anni…

On Thorns I Lay > On Thorns I Lay

“Il secondo quarto di secolo di carriera degli On Thorns I Lay inizia con un grande spettacolo, a non troppi passi di distanza dalla perfezione.”. Ci eravamo espressi così, tre anni fa, a consuntivo della recensione di Threnos, autentico gioiello di una band che, dopo innumerevoli peripezie stilistico/biografiche e un silenzio ultradecennale, già con l’accoppiata Eternal Silence/Aegean…