Hissing > Hypervirulence Architecture

Hypervirulence Architecture è il secondo album degli Hissing, la cui esplorazione dei limiti più malsani del metal estremo continua imperterrita. L’anima della loro musica è la componente caotica che avvicina il loro death metal a quello degli australiani Portal, com’era chiaro sin dal precedente Permanent Destitution e dai vari EP e split pubblicati (escluso l’EP…

Bong-Ra > Meditations

L’ormai lontano 2018 vedeva la trasformazione musicale di Jason Köhnen – in arte Bong-Ra – con la partenza dai porti breakcore/sperimentali che l’avevano visto esordire e un approdo presso lidi noise/doom, a donarci qualcosa di completamente nuovo. Meditations è la seconda release di questo relativamente nuovo Bong-Ra, ed esplora una nuova sfaccettatura della sua produzione…

The Grow > Death Home Tape

Quando si affronta un certo tipo di musica, come ad esempio quella estrema e sperimentale, la mancanza di un “linguaggio universale” – se così vogliamo chiamarlo – risulta essere una delle principali cause di incompatibilità tra il pubblico e il musicista. Voglio dire che non molto spesso riesco a ritrovare in un progetto le sensazioni…

Black Magnet > Body Prophecy

A due anni dall’esordio Hallucination Scene, il progetto di James Hammontree Black Magnet partorisce il full-lenght Body Prophecy, un amalgama di industrial e hardcore/metal che avvince (parecchio) ma non convince fino in fondo, lasciando l’impressione che forse non tutto ciò che si poteva dire sia stato detto. Già dalla opener “A History of Drowning” è…

NASTYJOE > Deep Side of Happiness

Nonostante vengano accostati a gruppi post-punk anglosassoni come Fontaines D.C e Shame i francesi NASTYJOE, nel produrre questo nuovo EP intitolato Deep Side of Happiness, hanno volto lo sguardo ad occidente sviluppando un suono più statunitense. Attraverso le sei tracce che compongono questa opera, minuta ma intensa, il quartetto di Bordeaux libera tutta la propria…

Candy > Heaven Is Here

Dato per assodato il fatto che tutto ciò che poteva essere detto è stato detto dai maestri nel genere negli ultimi vent’anni del secolo scorso, fare grindcore negli anni Venti del 2000 significa richiedere all’artista una continua ricerca di suoni e soluzioni, influenze e contaminazioni che sappiano mantenere vivo uno dei generi più liberi eppure…

Borts Minorts + Hug Victim > Brut!

Cosa poteva nascere dalla collaborazione di due pazzoidi come Borts Minorts e Hug Victim? Un disco ai limiti della pazienza molto probabilmente, e tale è questo Brut!. E d’obbligo fare un po’ di chiarezza sui nomi coinvolti perché non tutti saranno incappati nei loro progetti solisti. Borts Minorts è l’alias del musicista americano Christopher Carlone,…

Screamature #15 – Bodyrot, Corvid Canine, Decay, Crowning/Naedr, Oscuro Culto, Hong!/Toast

Se seguite questa rubrica da abbastanza tempo sapete bene che spesso dedichiamo molte attenzioni anche a grindcore, hardcore e molti altri generi oltre allo screamo in senso stretto. Questo numero si focalizza maggiormente proprio su sonorità più aggressive e abrasive, in primis con una tripletta grind in varie sue sfaccettature firmata Bodyrot, Corvid Canine e…

Ruinas > Resurrekzión

Scorrendo la tracklist dell’ultimo lavoro degli spagnoli Ruinas, Resurrekzión, mi imbatto in una manciata di pezzi di due-tre minuti e in una traccia di diciassette. Mi incuriosisco parecchio schiacciando il tasto play, ricordando le bordate deathgrind tutt’altro che sperimentali dello scorso album dei nostri. Arrivo alla fine di Resurrekzión con la bocca aperta, conscio di essere…

Guineapig > Parasite

Tornano dopo otto anni dall’ultimo Bacteria i Guineapig, punta di diamante del deathgrind italiano. Otto anni di lunga e pesante assenza, soprattutto in un paese come il nostro nel quale il grindcore più estremo non ha mai avuto, escludendo certi fortunati fenomeni, particolare risalto. Otto anni conclusi dalla pubblicazione di Parasite, un macigno deathgrind che…

Screamature #14 – Amesua, Home is Where/Record Setter, Meo, Potlatch, Foes/Heated, Amitié

Rieccoci con Screamature, giunto al quattordicesimo numero, alla continua scoperta dell’underground screamo/hardcore che tanto ci appassiona. In questa occasione apriamo l’articolo parlando dei sardi Amesua, che tornano con la loro proposta eterogenea a cinque anni dal precedente lavoro, e continuiamo con lo split tra due realtà statunitensi da tenere sott’occhio: Home is Where e Record Setter, il debutto sfacciato dei torinesi Meo e quello ancora più violento dei Potlatch. In chiusura un altro split, questo tra Foes ed Heated, tra grindcore e hardcore, e l’ultimo EP degli Amitié. Buona lettura e buon ascolto!

The Sun and The Mirror + Pseudodoxia > The Eerie and Radiant Doorless Rooms Of Pain

Sotto le insegne incandescenti della genovese Brucia Records avviene un incontro tra due realtà estremamente interessanti all’interno del panorama underground. Lo split tra gli americani The Sun and the Mirror e i nazionali Pseudodoxia propone un’idea sonora che punta alla meditazione mediante un soundscape oscuro e sinistro. Il dolore, a cui è riservato il posto…

GGGOLDDD > This Shame Should Not Be Mine

Per Thomas Stearns Eliot aprile era il più crudele dei mesi, carico di intenzioni e desideri che non verranno mai realizzati sotto la terra ancora gelata. La stessa gravida attesa gronda da ogni nota di This Shame Should Not Be Mine, ultimo lavoro degli olandesi GGGOLDDD, rilasciato il primo del mese a un decennio esatto…