Suzan Köcher’s Suprafon > Poisonous Ivy

Dopo l’interessante esordio While The Moon Bordeaux, i talentuosi Suzan Köcher’s Suprafon tornano con quello che potremmo definire il secondo capitolo di un viaggio psichedelico. Quest’ultimo sembra concentrarsi ancora di più sulle potenzialità’ musicali di questa interessante band. Ideato a seguito di un’ esperienza praghese -così almeno dice la leggenda- Poisonous Ivy propone fin dall’inizio sonorità’ più spaziali…

Timelost > Don’t Remember Me For This

Il primo album dei Timelost può essere definito come una vera e propria esplosione, che alterna il punk veloce primordiale allo shoegaze nostalgico, senza dimenticare il grunge nonché l’oscurità del post-punk. Se tutto ciò può sembrare eccessivo, vi possiamo garantire che nessuna delle undici canzoni in lista risulta scontata o ripetitiva, riuscendo sempre a centrare le intenzioni della band. Nato dall’unione del cantante e chitarrista Singer Shane…

Deathcrush > Megazone

Arrivato cinque anni dopo il loro primo EP, I’album di esordio dei norvegesi Deathcrush, dal titolo Megazone, riassume bene lo spirito del cosiddetto genere noise/punk/death/pop al quale appartiene il trio di Oslo. Ciò lo si evince sin dalla prima traccia, “Ego”, che evolve attraverso suoni apparentemente improvvisati su una base ripetitiva, in grado di creare atmosfere…

Mouth > Past Present Future

Nati nel 2000 a Colonia, i Mouth si sono subito fatti notare per il loro impressionante bagaglio tecnico e culturale che include gruppi del calibro di Yes, Genesis, Led Zeppelin, The Who, David Bowie, T.REX e per il loro stile in grado di spaziare dal prog più classico verso il glam, attraverso atmosfere e tematiche…

Karakorum > Fables and fairytales

Due anni dopo il loro disco d’esordio Beteigeuze, un originale concept album con un solo pezzo diviso in tre parti, il quintetto bavarese Karakorum torna con Fables and Fairytales, album composto da tre canzoni distinte che non tradisce il loro trademark a base di jazz, symphonic rock e blues con l’aggiunta di un’atmosfera degna del…

Trigger Cut > Buster

L’album d’esordio del gruppo noise rock tedesco Trigger Cut si potrebbe definire come una vecchia muscle car scassata e rumorosa, ma comunque sempre pronta a regalare grandi emozioni e soprattutto a farsi notare nel bene come nel male. E infatti Buster – titolo che sarebbe dedicato ad un bulldog chiamato appunto “Buster” – con le…

Sons of Morpheus > The Wooden House Sessions.

Dopo la doppia esperienza di The Fuzz Charger Split realizzata con gli stoner rocker berlinesi Samavayo, tornano gli svizzeri Sons of Morpheus con un terzo album dal titolo apparentemente intimista ma in realtà più rozzo, e anche più grunge, di quello che si possa pensare: The Wooden House Sessions. D’altronde basta ascoltare brani come “Loner”, dalle…

Godsleep > Coming of Age

Provenienti da Atene, i Godsleep si sono fatti progressivamente notare per il loro stoner psichedelico fin dall’oramai lontano 2010, riuscendo nel 2015 ad esordire con Thousand Sons of Sleep che suscitò un buon numero di critiche positive. I greci approdano oggi all’ultima fatica Coming of Age che di sicuro non passerà inosservata. Prodotto da George Leodis…

Son of Cain > Closer to the Edge

I portoghesi Son of Cain si sono contraddistinti per un sound in grado di miscelare generi e stili apparentemente antitetici, con un risultato simile ai Corrosion of Conformity con l’aggiunta di un timbro vocale fortemente ispirato a Glenn Danzig. Certo, l’originalità non è il loro forte, dato il ricorso in extremis a riff palesemente sabbathiani,…

Blackberries > Disturbia

Dopo un tour durato due anni che li ha visti suonare in Europa, in America e persino in Cina i Blackberries pubblicano il loro terzo album Disturbia, dove sia l’esperienza accumulata che la voglia di fare evolvere il loro cosiddetto kraut-psych-roots sembrano perfettamente coincidere. Sin dalla prima canzone, che porta il titolo dell’album, ci si…

Pavallion > Stratospheria

Se la musica ha un tempo ed un limite questo non sembra essere un problema per i tedeschi Pavallion, che con il loro secondo disco Stratospheria assestano tre canzoni di notevole spessore che non dispiaceranno a coloro che amano in maniera particolare concentrarsi sulla ricerca del suono. L’album infatti contiene solo tre lunghe tracce che…

Phal:Angst > Phase IV

Tornano i viennesi Phal:Angst con il loro quarto album Phase IV, prodotto dalla Bloodshed666, nel quale ripropongono il loro unico sound elettro-industriale e post-rock che ne fa, a giusto titolo, una band piuttosto difficile da etichettare soprattutto per la grande capacità che i quattro membri manifestano quando si tratta di miscelare suoni che vanno dai Kraftwerk…

Brant Bjork > Mankind Woman

E la Heavy Psych mette a segno un nuovo colpaccio. Infatti dopo Nick Olivieri, bassista storico dei Kyuss, la label romana riesce ad inserire nel suo roster il batterista del gruppo di riferimento dello stoner rock, ovvero il polistrumentista, cantante, compositore e collaboratore instancabile Brant Bjork arrivato al suo decimo album solista in vent’anni. Diciamo…

Uniform > The Long Walk

Dopo l’esaltante album Wake in Fright, balzato ai clamori della cronaca anche per le due canzoni citate nella nuova stagione di Twin Peaks, gli Uniform, ossia il cantante Michael Berdan e lo strumentista Ben Greenberg in compagnia del batterista Greg Fox, sono tornati in studio per proporre l’ennesima ed esplosiva miscela di post-punk industriale dalle…