Bongzilla > Weedsconsin

Dopo 16 anni da Amerijuanican tornano, con gli occhi rossi e il pastone in bocca, quei fattoni dei Bongzilla, manifestatisi il 20 aprile scorso (e quando sennò) con Weedsconsin, album dall’artwork psichedelico e dal suono corposo e dilatato, che ci presenta in nostri esattamente nella stessa offuscata forma in cui li si era lasciati più…

Blue Ox > Holy Vore

Quella di Paul Bunyan è una fiaba del folklore nord-americano che ha come protagonista un colossale boscaiolo nato con la barba che gira in lungo e in largo gli Stati Uniti vivendo surreali avventure in compagnia di Babe, il gigantesco bue blu. Tagliando tronchi di sequoie secolari in tutti gli USA Paul sarà di sicuro…

Fange > Pantocrator

A differenza di molte altre formazioni, che si sono limitate a esistere e a postare qualche stronzata su Instagram o Facebook, i Fange non sono stati con le mani in mano a guardare il 2020 scendere nello scarico del cesso. Lo scorso anno la formazione francese ha pubblicato un album, Pudeur, che unisce lo sludge-death…

Terminal Bliss > Brute Err/ata

Il 26 febbraio la Relapse Records licenzierà l’esordio dei virginiani Terminal Bliss, formazione nata poco più di un anno fa che tra le proprie fila conta membri di Iron Reagan, City of Caterpillars e Pg. 99, e che suona un hardcore punk classico e incazzato, senza vergogna di mostrare le proprie influenze sia dal punto…

Gulch > Impenetrable Cerebral Fortress

Prima della scoperta di questo Impenetrable Cerebral Fortress nulla sapevo dei californiani Gulch, e a metà dell’ascolto del lavoro, ero convinto di stare ascoltando un album uscito per Relapse Records. Invece a produrre il combo di San Jose è la Closet Casket Activities, un’etichetta la cui esistenza, mea culpa, ignoravo, e che si è rivelata…

Consumer > Consumer EP

Nati nella mai così marcia Catania dal sodalizio di tre loschi figuri da tempo attivi nell’underground italiano (tra le band di provenienza annoveriamo Fordomth, BuiOmegA, One Day in Fukushima…) i Consumer danno alle stampe il 3 aprile del corrente anno il loro omonimo EP d’esordio, un lavoro in tre episodi per venticinque minuti di suono.…

Boris with Merzbow > 2R0I2P0

I Boris mi hanno fatto sempre un po’ paura. Perché dai Boris, sul serio, non sai mai cosa aspettarti. Anche Merzbow mi ha sempre fatto un po’ paura, ma per il motivo opposto. Da lui sai sempre cosa aspettarti. I Boris – mi trovo sempre a pronunciare questo nome con un misto di venerazione e…

Dark Buddha Rising > Mathreyata

Non sono mai stato un grande appassionato di religioni orientali, ma devo ammettere che l’idea di dei finlandesi coi nomi pieni di “ä” che compongono e registrano canzoni di un quarto d’ora su Buddha, Tantra e compagnia bella mi ha sempre divertito. Sono un po’ come quelle band che si trovano dalle mie parti, in…

Jupiterian > Protosapien

Suonare doom metal e realizzare un album di sei tracce in mezz’ora sembra, anche nel 2020, un azzardo che non può non suscitare curiosità. Se poi si considera che la band in questione viene da due album dal suono potentemente atmosferico, la curiosità diventa interesse (per dirla con Tarantino). Quando ho schiacciato il tasto play…

Pig Destroyer > The Octagonal Stairway

L’uscita il 28 agosto di The Octagonal Stairway, l’ultimo EP dei washingtoniani Pig Destroyer, in cui la band prova per la prima volta a sperimentare con sonorità diverse da quelle più tipicamente extreme metal che la caratterizzano, offre l’opportunità di fare un breve punto sulla scena grind contemporanea, ed in particolare su quel suo versante…

Incantation > Sect of Vile Divinities

Sarebbe inutile iniziare la recensione di Sect of Vile Divinities spiegando perché gli Incantation siano una delle band death metal più importanti di sempre o perché sia incredibile che, dopo esattamente trent’anni di attività (del 1990 il primo demo del gruppo), la band di John McEntee e diabolici soci sia ancora maledettamente sul pezzo, sempre…