Genghis Tron > Dream Weapon

Milano, 2008 circa. Un me ancora teenager si ritrova ad ascoltare un album che prenderà prepotentemente il posto tra i migliori album mathcore di sempre, Board Up The House. Un disco unico e fino a poco fa l’ultimo dei Genghis Tron. Facciamo un salto temporale al 2020 dove mi ritrovo a leggere che il gruppo…

Mork > Katedralen

Pensate di essere in uno dei vostri incubi più oscuri. Vi trovate in un paesaggio morto e desolato, dove non c’è nulla se non un ponte enorme immerso nell’oscurità e, percorrendolo, dall’altra parte vi si staglia maestosa una nera ed enorme cattedrale; le anime perdute di coloro che hanno smarrito la propria spiritualità vengono rinchiuse…

Ulysse > Ulysse

  “La solitudine è come la pioggia. Si alza dal mare verso sera; dalle pianure lontane, distanti, sale verso il cielo a cui da sempre appartiene. E proprio dal cielo ricade sulla città.” Inizio con queste parole, tratte da una poesia di Rainer Maria Rilke, poiché restituiscono alla perfezione il concetto dell’album in questione. Ulysse…

DJ Muggs The Black Goat > Dies Occidendum

Membro fondatore e mente dei seminali Cypress Hill, l’MC e producer Lawrence Muggeroud, in arte Dj Muggs è artista dai mille volti e protagonista di un percorso sorprendentemente vario e costellato da decine di collaborazioni con i più grandi interpreti degli anni ’90, da Xzibit a GZA passando per Beastie Boys e Tricky. Archiviata la…

Spectral Lore > Ετερόφωτος

Passo dopo passo negli ultimi quindici anni Spectral Lore, il progetto solista del greco Ayloss, si è stabilizzato come una realtà molto interessante nell’underground europeo. Quello proposto è un black metal multiforme, a metà tra il progressive e l’atmospheric, senza tralasciare l’accezione più sfrenata del genere e riuscendo a implementare anche incursioni ambient. Il sound…

Johan G. Winther > The Rupturing Sowle

Il musicista svedese Johan G. Winther, conosciuto nelle nostre pagine con il progetto Barrens, pubblica per la fidata Pelagic Records il suo lavoro solista The Rupturing Sowle. Il progetto, interamente strumentale, va oltre il concetto di genere, puntando su atmosfere fortemente contrastanti. Il disco infatti parte con una spiccata malinconia, con la terna iniziale “Outward Bound”…

Cannibal Corpse > Violence Unimagined

Anche quando ci troviamo fra l’incudine e il martello, e ci rendiamo conto che il tempo non risparmia nessuno, possiamo ritenerci baciati dalla fortuna in quanto testimoni dell’intera attività di una band come i Cannibal Corpse. Li ho visti nel fiore della mia giovinezza e non nascondo un certo stupore nell’averli rivisti poco tempo prima…