IL CANTO DEL CIGNO #5 Nell’attesa della sua venuta

Cogliamo l’occasione per le nostre riflessioni dopo aver visto, e apprezzato, un contributo video dell’amico Antonio Sechi sul suo canale Youtube HerPoisonedVeil. L’argomento del contendere verteva intorno alle stravaganti affermazioni del messia Silvestrin sulla “scena underground” italiana, bollata come inesistente e priva di qualità. Già qui potremmo fermare tutto e chiedere lumi su come una cosa…

Erland Dahlen > Racoons

Quello di Erland Dahlen è un nome piuttosto noto in ambito jazzistico. Le sue collaborazioni negli anni lo hanno portato a lavorare con un’infinità di musicisti di grande calibro. Accumulando esperienze, e carpendo segreti, anno dopo anno, album dopo album, Dahlen ha visto accrescere il suo patrimonio culturale e artistico, al punto che a partire…

NYOS > Waterfall Cave Fantasy, Forever

Sesto album per il duo finlandese, e sesto tentativo della stampa di trovare una definizione al loro sound. Anche questa volta vincono loro, i NYOS, e la loro idiosincrasia per gli standard, compreso questo – a volte stucchevole – esercizio di stile, di tutti coloro che cercano di racchiudere in una parola l’immensità che si…

Suspiriorum > Suspiriorum

Sono pochissime le informazioni che siamo riusciti a reperire sui Suspiriorum. Stando a quanto si legge online, sono texani, di Austin, e fanno capo a personalità impegnate in altre realtà locali. Quello che però vi diamo per certo è che si tratta di una band che ha le idee chiarissime: sono infatti riusciti a confezionare…

Morag Tong > Grieve

Ritorno in grande stile per i londinesi Morag Tong, che riprendono le fila della loro carriera a distanza di cinque anni dall’interessante Last Knell of Om del 2018. Per l’occasione si è scomodata la Majestic Mountain Records, etichetta svedese che ha da sempre puntato sulla qualità delle proprie uscite, rispetto ad altre che fanno della…

White Wire > Crack Up

I White Wire, da non confondere coi quasi omonimi canadesi The White Wires, arrivano dalla Francia. E rispetto ai dirimpettai d’oltreoceano si distinguono per un sound molto più interessante e vario rispetto ai canadesi, che, pur se formatisi prima, non hanno mai fatto quel salto di qualità, ancorandosi a sonorità punk garage sulla falsa riga…

Dead Feathers > Full Circle

Abbiamo da sempre grandissima stima per tutti coloro che scelgono di andare controcorrente in modo consapevole e non, paradossalmente, scegliendo di essere ”contro” in modo aprioristico, finendo solo per essere a loro modo ancora più ”dentro” un certo tipo di pensare ed agire. In pratica si finisce per rappresentare esattamente ciò che si dichiara di…

VIRTA > Horros

Continua il connubio tra i VIRTA e la Svart Records. Rispetto al precedente Hurmos del 2016, Horros rappresenta un cambio di direzione e in un certo senso anche di passo. Nei lunghi anni che sono intercorsi, il terzetto finlandese ha intrapreso una strada che li porta oggi, 2023, a sondare in modo molto più toccante…

ILUITEQ> Reflections Revisited

La coppia Bellucci–Calzoni è tra le più prolifiche in ambito nazionale. In questo 2023 hanno già sfornato due album: Reflections From The Road, concept album ispirato da La strada di Cormac McCarthy, nella prima parte dell’anno, e questo recente Reflections Revisited, che altro non è che la rivisitazione dello stesso ad opera di alcune tra…

Shedir > Before the Last Light is Blown

Shedir – aka Martina Betti – arriva al suo terzo album, il primo con n5MD dopo due pubblicati con Cyclic Law. Quanto di buono avevamo intravisto nei suoi precedenti album viene puntualmente – e fortunatamente – confermato da questo recentissimo Before the Last Light is Blown, che mostra in modo chiaro e inequivocabile la quota…

Maggot Heart > Hunger

Terzo album e terzo centro per i berlinesi Maggot Heart. Hunger, in uscita oggi per Svart Records e Rapid Eye Records, era atteso come l’album della definitiva consacrazione. E non ha fallito, anzi, mostra una band che è consapevole della propria forza e dell’infinito potenziale che ha a disposizione. Il crescendo iniziato nel 2018 con…

Bees Made Honey in the Vein Tree > Aion

Dopo due album autoprodotti i Bees Made Honey in the Vein Tree riescono finalmente a trovare un’etichetta che creda in loro. È stata la statunitense Magnetic Eye Records a convincerli a realizzare insieme questo loro monolitico doppio album, Aion: otto brani per ottanta minuti di musica, un trip oscuro e inquietante che si apre con…

Rorcal > Silence

Per i Rorcal non ci sono speranze. La loro visione del mondo che ci attende è nerissima, e deve prepararci ad un futuro che il tempo puntualmente ci negherà. Per far risuonare ancor più nitidamente questa loro austera e nefasta profezia hanno realizzato un album che sposa perfettamente l’approccio concettuale, Silence è infatti la colonna…

Cinema Cinema > Mjölnir

I newyorkesi Cinema Cinema giungono al settimo album e per l’occasione si regalano come special guest alle percussioni e ai synth Thor Harris (Swans, Angels Of Light, Shearwater). Già da questa premessa ci sarebbero tutti i crismi per considerare il disco come un ascolto obbligato. Ma noi andiamo oltre le facili deduzioni e approcciamo Mjölnir…

Milena Medu > I See You

Milena Medu torna regalarci la sua musica e lo fa con un ottimo EP, uscito questa estate per Mold Records. A distanza di un paio d’anni dal suo ultimo lavoro, arriva finalmente la sua prima uscita ”fisica” in CD. Abituata a gestire situazioni dalla durata non impegnativa, anche in questo caso la Medu ci presenta…