Vrajitor’s Tenebrarium > E.N.L.D.

Vrajitor (all’anagrafe Juuso Peltola) non riesce a star fermo. Non contento delle sue attuali creature musicali, tutte vive e pulsanti, torna nuovamente a farsi sentire con un progetto ex novo, che affonda le sue radici in periodo pre-pandemico, ma che solo ora riesce a vedere la luce. Vrajitor’s Tenebrarium è la sua più recente incarnazione,…

Lourdes Rebels > Necronomicon III

Seguo da anni, con grande interesse e malcelata ammirazione i Lourdes Rebels. Proprio quando pensavo che fosse un progetto (piacevolmente) archiviato, e che non avrei mai più avuto modo di godere delle trovate sonore del duo Bonora–Villani, ecco arrivare in redazione il promo del nuovo album, il primo con la collaborazione della Maple Death, etichetta…

Fjoergyn > Judasmesse

A sei anni dal notevole Lvcifer Es, quando si pensava che fosse tutto morto e sepolto, dalle profondità infernali ecco giungere inaspettato il nuovo album per i Fjoergyn che celebrano il ventennale dagli esordi. Ho sempre guardato al progetto come a una delle realtà più anomale dell’intero panorama black metal europeo. Affascinanti, oscuri, ma soprattutto…

The Sun’s Journey Through The Night > Wordless

Quella dei The Sun’s Journey Through The Night è una realtà decisamente prolifica. Dopo tre album in continuo crescendo sia qualitativo che di meritati riscontri in due anni (Eternal Black Transmissions e Crawling Nebula of Dismal Light nel 2020, Veiled Beneath the Shroud of Grief & Misery nel 2021), ecco arrivare Wordless, recentemente uscito per…

King Potenaz > Goat Rider

Esordio su Argonauta Records per il power trio pugliese dei King Potenaz. Al netto di quanto realizzato finora, Goat Rider è senza alcun dubbio il modo migliore per approcciare la loro musica. C’è tutto il loro mondo dentro, tutta la loro voglia di dare nuova linfa ad un genere che tende a chiudersi in sé…

Nuclear Dudes > Boss Blades

Nell’immaginario collettivo, Seattle rappresenta la patria del grunge. Un assioma difficilmente smentibile, su cui poco c’è da dire. Ci sono tuttavia dei “però” che impongono riflessioni che esulano dalle certezze di cui sopra, e che ci portano oltre i luoghi comuni. Senza scomodare Hendrix (sarebbe fin troppo facile) abbiamo altre realtà musicali di indubbio valore…

Nibiru > Anamorphosis

Adoro gli album che riescono a destabilizzare la mia già di per sé precaria situazione. E con questo Anamorphosis dei Nibiru vado letteralmente in estasi. Il disco, che arriva a due anni da Panspermia, rappresenta il settimo capitolo in dieci anni di attività per il trio torinese. Questo però non è un album come tanti.…

Grave Pleasures > Plagueboys

Terzo album in studio per i finlandesi Grave Pleasures, secondo con la Century Media. Al netto di una copertina che ho trovato deludente, soprattutto se rapportata a quelle che erano le note allegate al comunicato stampa, ovvero un qualcosa che riesca ad evocare i mondi distopici di William Golding (Il signore delle mosche) e Aldous…

Loose Sutures > Sado Sex for Dummies

Terzo disco in tre anni per i Loose Sutures. Ancora con la Electric Valley Records, per un connubio che finora ha regalato sensazioni più che positive, album dopo album. Sado Sex for Dummies prosegue sulla falsariga di quanto realizzato finora, vale a dire un mix tra il sound ruvido degli anni Settanta e un approccio…

1782 > Clamor Luciferi

Clamor Luciferi è il terzo album dei 1782. In soli cinque anni il trio sardo è riuscito a inanellare tre lavori di grande qualità, mostrando una crescita costante che li sta consacrando tra le migliori realtà in seno all’occult doom. Con il suo fortissimo potere evocativo, l’album porta i 1782 a raggiungere (saltando tutti gli…

Animaux Formidables > We are all animals

Mr. e Mrs. Formidable (rispettivamente chitarra/voce e percussioni) sono la coppia dell’anno. Anche se non siamo nemmeno a metà di questo tristissimo 2023, possiamo pensare, senza temere di essere smentiti, di aver conosciuto una di quelle realtà che a fine anno sarà considerata come una delle sicure “next big thing” per il futuro più prossimo.…

Kety Fusco > THE HARP, Chapter I

The HARP, Chapter I è la prima parte della trilogia sperimentale di Kety Fusco. L’album, composto di una sola traccia che sfiora i venti minuti, si inserisce in un discorso più ampio con cui l’arpista svizzera intende rivoluzionare l’uso degli strumenti classici. Tra elettronica e sperimentazione Kety Fusco gioca coi riverberi dell’arpa creando un rimando…

Edley ODowd > F(our)-Ward

Originariamente pubblicato soltanto nella versione in cassetta, F(our)-Ward di Edley ODowd ottiene la meritata stampa in CD, comprensiva di due tracce non presenti nella versione originaria, ad opera dei ragazzi della 13, etichetta italiana da sempre dedita a sonorità di avanguardia. L’album segna il debutto per l’ex membro di Toilet Boys, Kylesa e Psychic TV.…

Giöbia > Acid Disorder

I Giöbia guardano a una realtà disconnessa da quella che conosciamo. Un mondo alternativo, caratterizzato da una componente lisergica piuttosto decisa, frutto di una maturazione che parte dalla conoscenza dei capisaldi del rock dei Sessanta e Settanta, per arrivare ad una contestualizzazione che tenga conto degli scenari contemporanei a livello sonoro. Ogni loro album è…