Hanging Garden > Into That Good Night

Un piano fatalmente preordinato dalle metal divinità, una coincidenza o la normale dinamica delle calendarizzazioni redazionali? Qualunque sia l’opzione corretta, è un dato di fatto che la tempistica delle recensioni a volte riesce ad apparecchiare strane coincidenze e sembra divertirsi a fornire a stretto giro di posta soluzioni a problemi evidenziati in testi di fresca…

Vi Som Älskade Varandra Så Mycket > Det Onda. Det Goda. Det Vackra. Det Fula.

Dietro il curioso e difficilmente pronunciabile moniker Vi Som Älskade Varandra Så Mycket – altro non è che una traduzione dell’italianissimo C’eravamo tanto amati – si cela un sestetto svedese che ha, evidentemente, molto da recriminare alla vita e propone un misto di post-hardcore, screamo e post-rock a prova di cardiopatici. D’altronde cos’altro aspettarsi da…

GOTR Awards 2019

Perchè ancora esistono queste liste? E’ dal 2004 che loschi figuri scrivono su Grindontheroad e ci propinano le loro preferenze musicali, ma non possono semplicemente mangiare il pandoro a Natale? Qualcuno gli dica che il punk è morto e che la trap è molto più malsana e blasfema del metal. Qualcuno gli ricordi che il 2020 è alle porte e che l’unica cosa da fare in questo momento è ultimare la propria playlist su Spotify per il consueto party del 31 dicembre in salotto.

Vibratacore > Resurgita

È passata una vita dall’ultimo lavoro dei teramani Vibratacore. Era il 2011 ed uscivano con l’ottimo Good Morning Pain confermando d’essere in Italia tra le realtà più interessanti in ambito post-hardcore. In quest’arco di tempo pare che abbiano scritto un full ma dei cambi di line up (arriva Sandro alla batteria mentre va via il…

Officium Triste > The Death of Gaia

“Questo non ancora, ma il prossimo sarà sicuramente l’album della loro consacrazione definitiva”… E’ diventato una sorta di mantra in modalità “marchio di fabbrica”, quello che da ormai un quarto di secolo accompagna (e in parte tormenta) la carriera degli Officium Triste, sempre sul punto di spiccare il volo definitivo verso la sommità dell’Olimpo doom…

The Drowning > The Radiant Dark

Battere il ferro finché è caldo… avranno forse tenuto presente le indicazioni in arrivo dalla proverbiale saggezza popolare, al quartier generale della Transcending Obscurity Records, per elaborare un piano di battaglia operativamente proficuo in grado di lasciare tracce indelebili sugli ultimi tornanti death/doom di questo 2019. Avviato lo spettacolo pirotecnico con il debut dei tricolori…

Nile > Vile Nilotic Rites

Ormai i Nile non necessitano più di alcuna presentazione, in quanto affermata e solida realtà dedita al techincal brutal death metal, tuttavia questo Vile Nilotic Rites è il primo album dopo l’addio dello storico vocalist Dallas-Toler Wade, era dunque lecito domandarsi se questo importante cambio di line-up avesse influito negativamente sull’ultima fatica dei Nostri. Per…

Atom Made Earth > Severance

I marchigiani Atom Made Earth, dopo un paio di cambi alla line-up avvenuti l’anno scorso, si ripresentano a tre anni di distanza da Morning Glory con un full length, Severance, uscito a novembre ed autoprodotto. Otto tracce in cui in cui il quartetto d’Ancona sviluppa personalmente tutto il proprio background per dar vita ad un…

Sibiir > Ropes

I norvegesi Sibiir avevano impressionato un paio d’anni fa con loro primo omonimo full length, uscito per l’interessante label Fysisk Format. Ed è sempre con l’intraprendente etichetta norvegese che hanno pubblicato ad ottobre il loro secondo lavoro, Ropes. Rispetto all’esordio il quintetto norvegese abbandona tutta la sporcizia ed il caos che si trascinava dietro per…

Asagraum > Dawn of Infinite Fire

Il 2019 è stato ricchissimo di uscite black di alto livello, tra conferme e alcune sorprese. Tra queste riteniamo vadano annoverate le Asagraum, che con questo Dawn of Infinite Fire realizzano il secondo album e segnano una probabile svolta nella loro carriera musicale. Sì, abbiamo scritto le Asagraum: perché la band in questione è un…