Kowloon Walled City > Piecework

Case vuote e desuete a monito del tempo che incessantemente ci invade e usurpa, l’incedere lento e risoluto di chi vive a causa del suo lavoro, Piecework, termine che descrive il lavoro pagato per quantità, non tempo, ci narra di questo e molto più. I Kowloon Walled City, gruppo Californiano dalla lunga carriera, dopo ben…

Butcher in the Fog > Exonerate Me, Baby

I Butcher in the Fog sono una di quelle piccole formazioni che, a decine, concorrono a rendere il sottobosco sludge della scena estrema inglese forse il più ricco ed interessante del mondo. Ognuna unica a suo modo, differenti per influenze e scelte stilistiche e di suono, queste band se ne escono ogni due/tre anni con…

LLNN > Unmaker

Il terzo album è sempre un traguardo importante per un gruppo; sinonimo di continuità e di volontà di perfezionare il proprio stile per lasciare un’impronta chiara, è spesso l’occasione perfetta per la propria consacrazione o, purtroppo, per ricezioni meno entusiaste dell’ascoltatore. Passaggi ancora acerbi sono pienamente comprensibili negli esordi, ma vanno prontamente perfezionati se non…

Praise the Plague > The Obsidian Gate

Nel 2018 i Praise the Plague avevano debuttato col buon Antagonist, un lavoro dritto al punto, travolgente nei suoi 28 minuti e nella sua esternazione di sensazioni infauste e angoscianti. Mantenendo una prolifica attività con un EP e un live album rilasciati nel mentre, i tedeschi arrivano con tre anni di distanza all’uscita del secondo…

Somnuri > Nefariuos Wave

Sin dai primissimi secondi ci possiamo rendere conto che la seconda fatica discografica dei Somnuri è senza ombra di dubbio un lavoro di grande pregio e di grande impatto. Il disco apre senza mezze misure con un fade-in di batteria nevrastenica su cui si innesta il primo riff che è una vera e propria sberla…