Her Shadow > The Ghost Love Chronicles

Ogni tanto serve anche qualcosa che distenda i nervi, che faccia crogiolare in un gelido tepore con note meravigliose. Questo è The Ghost Love Chronicles. Che suono ha la luce riverberata della luna? Non posso stabilirlo con esattezza, ma è naturale pensare che una volta ascoltato questo disco non ci siano più dubbi. Her Shadow…

Infall > Far

Bene, sappiamo tutti bene quanto a volte può farsi violento l’hardcore, ma quanto violento? Far degli italiani Infall arriva alle nostre orecchie come una mandria impazzita e confusa e non c’è dubbio sul fatto che… …Si tratta di qualcosa di sentito. Io lo dico sempre, il già sentito è un parametro da non considerare mai troppo, perché sono pochi…

Rebelde RPM > Romagna Spaccaossa

Sono queste le occasioni che attendono ascoltatori di lunga data, quegli ascoltatori che si sono formati ascoltando avidamente punk e hardcore proveniente dalle più remote aree geografiche del corridoio italico. I Rebelde RPM sono una delle nuove leve della zona che comprende la riviera romagnola e lasciate che lo dica, è il caso di prenderli…

I Maiali > cenere/CENERE

Un disco non facile da afferrare, ma si sa che spesso in questi casi, due volte su tre si è di fronte a qualcosa di molto interessante. Certo ci vuole più tempo, ma per citare fonti colte: “che fretta c’è? dovete andare a una festa?” cenere/CENERE è un lavoro che punta sulla destabilizzazione dell’ascoltatore più che…

Yatra > Born Into Chaos

Gli Yatra si stanno creando un loro piccolo da Blood Of The Night in qua; con Born Into Chaos sembrano confermare questa locazione. Ma Born Into Chaos è un disco che con carte non dico ottime, ma sicuramente buone, se la gioca male. Il passato di band stoner è ormai scomparso pare, anche se la…

Varathron > Walpurgisnacht

A volte non ci si pensa ma in altri tempi (che sembra ieri, ma in realtà è di trent’anni prima che si parla) la musica che amiamo oggi aveva tutto un altro piglio rispetto a quella odierna, sarà quell’atmosfera di primordialità, sarà quella produzione sporca completamente opposta alle sofisticatezze di ora? Chissà. Ma questo album…

I Barbari > Supernove che fanno Bang!

Suoni crudi e un’atmosfera soffocante fatta di venti caldi e polverosi. No, non parlo di Blues For The Red Sun, bensì di Supernove che fanno Bang! Il disco de I Barbari testé uscito e, fatemelo dire: un’ottima uscita. Lo scorso Bulldozer, pubblicato nel 2019, era uscito un po’ in sordina, ma chi se lo ricorda…

Hierophant > Death Siege

Bene, siamo in casa e quindi bisogna scrivere bene per forza di questo disco, no? No! Assolutamente. Se se ne scrive, e lo si fa, se ne scrive bene perché meritorio. Certo l’amor de patria fa la sua parte, ma stiamo tranquilli, che qui questo valore agisce per l’1 o 2%. E quindi Death Siege……

Volcandra > Border World

Si inizia a capire come funzionano le release di Prosthetic. Sono quasi tutte cose già esplorate da molti in passato sia remoto che recente, ma sempre si tratta di qualcosa di reimmaginato. I Volcandra con Border World non fanno eccezione. Border World è un EP che si presenta con un carattere che riporta alla mente…

Red Rot > Mal de Vivre

Un gradevole ritorno di due membri della storica band padovana Ephel Duath e solo per questo dettaglio c’è da aver timore di cosa si sta per ascoltare. Io stesso non ero certo, ma mi ci sono lanciato e via. Red Rot è un nuovo progetto formato da Tiso e Lorusso, ma anche da Ian Baker…

The Machinist > All is Not Well

La Prosthetic è praticamente una fucina perennemente accesa e in produzione e questa è una buona cosa, ma è anche una cosa che comporta dei rischi; quali? Beh soprattutto quello per cui tra la roba che viene prodotta esca anche qualcosa di leggermente anacronistico e fin troppo dozzinale, un po’ come All is Not Well dei Machinist. Sarò…

Nanook of the North > Heide

A essere sincero non ho ancora ben chiaro quale sia il ruolo del critico/recensore, perché se l’intenzione dovrebbe essere quella del consiglio all’acquisto, beh qui con il freddo e meditativo Heide del duo Nanook of the North mi trovo in seria difficoltà. Parlare di questo bellissimo disco comporta fare una quantità di menzioni abbastanza vasta, soprattutto di quei…

Fabio Frizzi > The Eyes Of The Cat

Personalmente sono uno che si erge con scudo e ascia a difesa ed elogio dei compositori, forse più che per le band, sarà forse perché nella mia testa di studioso li ritengo musicisti più colti (e questo è un pensiero ahimè malsano), ma tant’è… Fabio Frizzi non è l’ultimo arrivato, al contrario, potremmo definirlo un…