Maudissez > Maudissez

Ha scavato nell’underground più angusto e remoto la Sentient Ruin Laboratories per questo lavoro, e come di consueto colpisce nel segno e si dimostra abile nel valorizzare progetti arcani. In questo caso si parla dei Maudissez, sui quali non si sa nulla a riguardo se non che sono francesi e che con la propria musica…

Iress > Sleep Now, In Reverse

Gli Iress sono un interessante quartetto californiano guidato da Michelle Malley, cantante dotata di una voce perfetta per le trame crepuscolari intessute dalla band. I Nostri si muovono leggiadri tra shoegaze, rallentamenti atmosferici doom (doomgaze quindi se vogliamo), dream pop e crescendo cinematici. Le note nel press-kit li avvicinano a Chelsea Wolfe, Emma Ruth Rundle…

Zolfo > Descending into Inexorable Absence

A quattro anni dall’ottimo Delusion of Negation, i pugliesi Zolfo tornano agli onori della cronaca col secondo full-length in carriera, Descending into Inexorable Abscence, un monolitico lavoro di quasi un’ora che esplora, con le sue sei tracce, i temi di malessere e sofferenza che i Nostri tanto bene riescono a portare in musica. Quasi un’ora,…

GOTR vs Tons

Tra trame ipnotiche e monolitiche, psichedelia e un po’ di sana goliardia, considerando le tematiche inerenti all’erba, i Tons si sono costruiti con gli anni un’ottima reputazione nell’ambiente sludge/doom che segue le orme dei mitici Bongzilla.

Givre > Le Clo​î​tre

La band canadese Givre torna sul mercato discografico con Le Cloî​tre, proseguendo il proprio percorso che, per le tematiche trattate, si discosta parecchio dal resto della scena black metal. I Nostri infatti preferiscono approfondire l’aspetto religioso da una visuale diversa, più oggettiva, distaccata, calandosi nei panni di alcuni protagonisti, raccontandone le gesta e la vita.…

Bongripper > Empty

Chi li conosce sa che dai Bongripper non ci si può aspettare altro se non la totale distruzione sonora, il sordo annientamento che solo il doom metal al suo apice può garantire. Una delle band più pesanti che abbiano mai calcato la scena musicale, con Empty i quattro di Chicago non deludono le aspettative e…

Coroza > As Within

Tra le infinite strade che possono condurre all’incontro con nuovi moniker in emersione dall’inevitabile fase di apprendistato di inizio carriera, farsi catturare o almeno ben disporre a priori dall’artwork di una cover non è probabilmente l’approccio più ortodosso, ma confesso che qualche volta cedo volentieri alle lusinghe grafiche confidando in una corrispondenza tra immagini e…

Insect Ark > Raw Blood Singing

Il nuovo lavoro a nome Insect Ark porta cambiamenti piuttosto importanti in seno alla band. Dana Schechter, trasferitasi a Berlino, città che lei definisce vibrante e perfetta come luogo per collaborazioni, amplia la line-up del suo progetto, aggiungendo dietro alle pelli Tim Wyskida (Blind Idiot God, Khanate) anche lui trasferitosi nella capitale tedesca. Oltre all’aggiunta…

BIG|BRAVE > A Chaos Of Flowers

Il camaleontico trio canadese BIG|BRAVE porta la propria cultura musicale verso lidi sempre più emotivi e surreali, avvolti da una sensazione oscura e macchinosa di abbandono che li distingue da altre realtà del genere. Il primi passi iniziano con un’impronta prettamente drone sperimentale in un claustrofobico debutto nel lontano 2014 e il disco Feral Verdure che…

Brume > Marten

Sono moltissime le realtà sottostimate. Tra le tante i Brume sono da considerare tra coloro che più di altri hanno finora sofferto di questa minore visibilità rispetto a quelle che sono le qualità e le potenzialità. Li avevo persi di vista dopo il debutto del 2015 Donkey che mi aveva, al tempo, coinvolto e portato…

Full of Hell > Coagulated Bliss

Coagulated Bliss è probabilmente l’album grindcore più pop che abbiate mai ascoltato, una cornucopia di ibridazioni del genere che spazia dall’elettronica al doom, in un turbinio di stimoli e assalti sonori, dalla violenza molteplice riprodotta eccellentemente nell’artwork di Brian Montuori. Il nuovo lavoro dei Full of Hell, sesto sulla lunga distanza per la band di…

Cancervo > III

I Cancervo tornano a bussare alla nostra porta, arrivati ormai al terzo full-length, con una buonissima media di quasi un disco all’anno. Infatti la loro proposta doom/stoner molto evocativa e psichedelica ha ricevuto una buonissima accoglienza fin dalla prima ora. In un genere che di per sé è sì duttile ma neanche troppo, i bergamaschi…