Dead Woman’s Ditch > Seo Mere Saetan

Il Dead Woman’s Ditch (letteralmente fosso della donna morta) è un earthwork – ovvero, una manipolazione della morfologia del paesaggio di origine antropica – localizzato nelle campagne del Somerset, nell’Inghilterra sud-occidentale. È da questo monumento archeologico che i Dead Woman’s Ditch traggono il proprio moniker, a testimoniare il loro legame con la storia locale. Il…

GOTR Vs Ufomammut

Abbiamo raggiunto gli Ufomammut, tra le più grandi band in circolazione in Italia in ambito heavy, e dopo l’ascolto e l’assimilazione del loro capolavoro 8 abbiamo provato ad addentrarci con loro nel nuovo album e nella vera identità della band. Dopo diciotto anni di attività, otto album alle spalle, vi siete consacrati come la maggiore…

Deadsmoke > Mountain Legacy

Non c’è stato nemmeno il tempo di interiorizzare il primo lavoro che il trio nostrano Deadsmoke ritorna sul luogo del delitto con una seconda opera intitolata Mountain Legacy. Rispetto al debutto, pur rimanendo ancorati ad un sound doom/sludge, i musicisti virano verso sonorità più compatte e quadrate, allontanandosi dallo spettro degli Ufomammut per abbracciare un…

Circle > Terminal

Alle volte il marchio di garanzia fornito da un’etichetta vale più di qualsiasi altra cosa. Perchè se non fossero usciti per la Southern Lord, nemmeno dopo aver letto il presskit cento volte, o aver visto la photo session promozionale che li ritrae come dei glamster, mi sarei interessato all’ultimo lavoro dei finlandesi Circle, Terminal. Vi…

Apes > Lightless

Il quintetto canadese degli Apes è una bella realtà da seguire, come sempre più spesso avviene ultimamente per quelle band che provengono da territori francofoni, tanto per la qualità musicale in sé, quanto per la fisionomia composita e bastarda delle loro soluzioni. Dopo una demo e due tapes giungono quest’anno al full length d’esordio, Lightless,…

Process Of Guilt > Black Earth

Quattro album in undici anni. Non è la prolificità la principale caratteristica dei Process Of Guilt, che hanno fatto attendere ben cinque anni per dare alla luce il successore dello splendido Fæmin: Black Earth ne prosegue l’intento stilistico, purtroppo – lo diciamo subito – non con la stessa efficacia. Sviluppando le proprie radici doom e…

Paradise Lost > Medusa

Giunti al ragguardevole traguardo del quindicesimo album in studio, i Paradise Lost confermano ancora una volta (ammesso vi fosse qualche dubbio) la propria caratura di leader della scena metal mondiale, a dispetto dei quasi trent’anni di attività. Forti di una discografia molto varia, ma solidamente ancorata alle coordinate gothic, doom e death che da sempre…

GOTR vs Nibiru

Abbiamo scambiato due parole con una band doom/ritual/sludge/black/drone italiana di altissimo spessore e siamo entrati nelle viscere della loro mente e nel loro infernale Qaal Babalon. In questo lavoro si sentono sonorità riconducibili al vostro primo periodo ritualistico e lento, quello di Caosgon e Netrayoni, mentre si distacca totalmente dai tempi più veloci e black metal di Padmalotus e Teloch.…

Chelsea Wolfe > Hiss Spun

Sfido qualunque lettore di GOTR a trovare un compositore in grado di produrre con costanza nel tempo lavori interessanti, riuscendo impeccabilmente a rappresentare sotto forma di musica con peculiare sensibilità un messaggio, delle sensazioni, un’urgenza artistica sincera. Moltissimi degli artisti qui seguiti e ammirati, prima o poi sono incappati in quel che viene comunemente definito…

Ufomammut > 8

  Avanza il percorso degli Ufomammut tra i pesi massimi della musica pesante italiana: con questo ottavo album ci proiettano dentro al loro mondo di suoni stordenti, ambienti sacri e atmosfere fluttuanti.  L’impostazione sonora del trio è pesante e astrale, complici quei riff enormi portati all’esasperazione e il fatto di avere un basso che sembra…

Sum Of R > Orga

Dopo tre dischi profondamente legati a sound drone ed industrial gli svizzeri Sum Of R rilasciano Orga, una continuazione del loro operato ma anche un punto di svolta, uno slancio verso il cambiamento. I SOR hanno sempre sperimentato costruendo composizioni basate su più generi, dove il drone però risultava sempre preponderante. In questo quarto disco…