Chelsea Wolfe > Hiss Spun

Sfido qualunque lettore di GOTR a trovare un compositore in grado di produrre con costanza nel tempo lavori interessanti, riuscendo impeccabilmente a rappresentare sotto forma di musica con peculiare sensibilità un messaggio, delle sensazioni, un’urgenza artistica sincera. Moltissimi degli artisti qui seguiti e ammirati, prima o poi sono incappati in quel che viene comunemente definito…

Ufomammut > 8

  Avanza il percorso degli Ufomammut tra i pesi massimi della musica pesante italiana: con questo ottavo album ci proiettano dentro al loro mondo di suoni stordenti, ambienti sacri e atmosfere fluttuanti.  L’impostazione sonora del trio è pesante e astrale, complici quei riff enormi portati all’esasperazione e il fatto di avere un basso che sembra…

Sum Of R > Orga

Dopo tre dischi profondamente legati a sound drone ed industrial gli svizzeri Sum Of R rilasciano Orga, una continuazione del loro operato ma anche un punto di svolta, uno slancio verso il cambiamento. I SOR hanno sempre sperimentato costruendo composizioni basate su più generi, dove il drone però risultava sempre preponderante. In questo quarto disco…

Nibiru > Qaal Babalon

Prosegue il cammino dei Torinesi Nibiru, che con questo quinto lavoro intitolato Qaal Babalon , ancora una volta sotto l’italiana Argonauta Records, confermano di trovarsi nella rosa delle migliori band italiane e sigillano, ancora una volta, il loro spessore musicale compositivo, introspettivo e personale. Il lavoro è un enorme vortice doom/drone composto da quattro brani…

Tau Cross > Pillar Of Fire

(Parzialmente) liberi dal passato, tra Amebix, Voivod, Misery e War/Plague, i Tau Cross sono “supergruppo” solo per definizione. Pillar of Fire, seconda outing dopo l’omonimo datato 2015, è superamento ed evoluzione in tutti i sensi. La genuinità normalmente tipica di band “fresche” è ben presente e gradita, ottenuta tra l’altro senza sacrificare le ben accette…

Boris > Dear

Alcune band basano la loro fortuna su uno stile riconoscibile, un determinato marchio di fabbrica rivisitato e riproposto disco dopo disco. Ognuno dei quali, non a caso, rappresenta quasi un ritorno “familiare” ai più, fan e non, ormai abituati a suoni e composizioni di stampo ben definito. Non è il caso dei Boris e Dear…

Vallenfyre > Fear Those Who Fear Him

Tra le uscite più attese di questo 2017 spicca decisamente la terza fatica targata Vallenfyre, combo britannico capitanato da Greg Mackintosh, chitarrista e fondatore di quella storica compagine che prende il nome di Paradise Lost – anch’essi, tra l’altro, in attesa di pubblicare un nuovo album, successore dell’ottimo The Plague Within. Qui le coordinate sono…