Radien > Unissa palaneet

Dopo il debutto Syvyys (2018, Bunkkeri Records), tornano a farsi sentire i Radien, che mantengono intatto l’impatto granitico della loro proposta e lo rendono ulteriormente intenso e immersivo. Col proprio primo lavoro i finlandesi si erano presentati con un connubio tra doom e sludge incisivo, non ancora memorabile ma che lasciava spazio a trovate promettenti,…

Saturnus > The Storm Within

I danesi Saturnus hanno il doom metal nel DNA se è vero che dal loro primo vagito discografico del 1994 hanno rilasciato solo cinque full, incluso il qui presente The Storm Within, lasciando sempre passare un po’ di tempo tra un disco e l’altro… Ma stavolta sono stati addirittura “funeral” nel loro incedere di pubblicazioni,…

Mud Spencer > Kliwon

Il percorso narrativo di Mud Spencer si evolve nella mente contorta di Rodolphe, un musicista visionario che insieme al suo collaboratore eterno Eddie alla batteria crea un mondo incredibile fatto di sperimentazione surreale e un vortice di suoni spaziali di stampo anni Settanta. Il tutto nasce sull’isola di Giava in Indonesia nel 2017, con l’insieme…

Screamature #25 – Psycho-Frame, Great Falls/Dug/Canyons/Don’t Grow Old, POLYACHi, Total Fraud, Un Automne de Plus, Lucidity

Tante sonorità travolgenti, ma anche delle sorprese nascoste nel venticinquesimo numero di Screamature. Introduzione senza compromessi con il deathcore misto ad hardcore degli Psycho-Frame, al loro esordio, mentre in seguito c’è spazio per un lavoro eclettico, uno split che coinvolge quattro band: Great Falls, Dug, Canyons e Don’t Grow Old. Si continua su territori eterogenei…

Wolfnaut > Return of the Asteroid

Atmosfere ruvide e malinconiche sono la miscela definitiva per i Wolfnaut. Il trio norvegese nasce a metà degli anni Novanta a Elverum, una città vicino la capitale Oslo; il loro sound si distingue per i suggestivi spettacoli dal vivo e l’emozione dura e martellante, che avvolge le distorsioni orecchiabili e melodiche, reggendo sempre quell’urto pesante…

The Infinity Ring > Nemesis & Nativity

È un dark folk spirituale e oscuro quello con cui gli Infinity Ring si presentano sulla scena musicale, inaugurando con Nemesis & Nativity quello che speriamo essere un lungo e prolifico percorso artistico. Il suono dei Nostri si pone al crocevia di diversi generi che poche volte l’orecchio dell’esploratore sonoro ha occasione di trovare insieme:…

Megalith Levitation > Obscure Fire

Dall’oscura ombra dei monti Urali si leva l’ancora più oscura ombra a nome Megalith Levitation, a condannarci per l’ennesima volta con i suoi inni ancestrali e le sue marce misteriose. È uscito il 31 marzo Obscure Fire, terzo full-length del terzetto e decisiva ascrizione dei nostri al pantheon del funeral (e forse più in generale…

Cursebinder > Drifting

Attivi dal 2019, i polacchi Cursebinder tagliano quest’anno il traguardo del primo full length con Drifting, pubblicato tramite Avantgarde Music. Un lavoro più completo e coeso rispetto all’omonimo EP di debutto, che salvo qualche idea intrigante non ha lasciato particolarmente il segno. La loro ricerca sonora chiama in causa delle fondamenta black metal che vengono…

Isaak > Hey

La band stoner rock italiana Isaak, dopo un assenza molto lunga, si riconferma sul mondo discografico con grande personalità e adrenalina da vendere. Il loro percorso ricco di vibrazioni ricercate e riff supersonici continua in questo terzo lavoro in studio, il degno successore di Sermonize, autentico album psichedelico del 2015. La nuova fatica si intitola…

REZN > Solace

Solace è la quarta fatica per gli statunitensi REZN, il primo che si sposta dai territori a cavallo tra doom e psichedelia, prendendo una direzione decisamente favorevole a quest’ultima. Pur essendo, come sempre, caratterizzato da un approccio sonoro fortemente monolitico a livello di compattezza, l’album si caratterizza però per una sterzata netta verso lidi più…

AGLO > Into The Maze

Con questo Into The Maze il one-man-project australiano AGLO arricchisce l’EP d’esordio Collector di due nuove tracce, senza deviare dalla linea già tracciata dal lavoro dello scorso anno. Questa vede il Nostro impegnato in quel death metal che deve al doom e allo sludge l’architettura imperniata sul riff, sulla linea chitarristica come colonna vertebrale da…