Sloks > A Knife In Your Hand

Era da parecchio che non si ricevevano notizie sulle nuove uscite dalla Voodoo Rythm Records ed ecco, come un fulmine a ciel sereno, arrivare in redazione la seconda opera dei torinesi Sloks. Questo trio di pazzoidi (Ivy alla voce, Tony alla batteria e Buddy alla chitarra) se ne esce con un lavoro ancora più schizzato del…

Seims > Four

Il progetto sperimentale Seims torna con un nuovo album dal titolo Four. Prodotto per l’etichetta Bird’s Robe Records, l’opera mette in primo piano tutta la tecnica e il percorso ipnotico che la band ha intrapreso in questi anni, per creare un viaggio interiore e struggente. Questo collettivo formidabile nasce a Sydney da un’idea del polistrumentista…

Reaping Asmodeia > Darkened Infinity

Terza fatica in casa Reaping Asmodeia, questa volta tocca a Darkened Infinity uscire allo scoperto grazie all’etichetta Prosthetic Records. Questo disco è stato prodotto dalla band stessa a Minneapolis e missato da Zack Ohren (ingegnere di band come Carnifex e Machine Head). Le premesse per questo nuovo lavoro di 12 tracce da parte dei deathster…

Demersal > Death Routines

Dopo nemmeno tre mesi dalla precedente uscita discografica (uno split) e a poco più di un anno di distanza dal debutto, i danesi Demersal escono nuovamente con un nuovo EP, il presente Death Routines. Abbiamo tra le mani cinque brani molto brevi, cinque schegge impazzite di sano screamo/blackened hardcore che faranno però la gioia degli…

It Only Ends Once > Lose You

Per parlare di It Only Ends Once bisogna partire da lontano, dal midwest emo degli anni Novanta per la precisione. Per molti considerato come l’emo “da manuale”, fatto di occhiali spessi, storie da teen movie americano, melodie orecchiabili strappalacrime intrecciate con uno screamo d’annata, testi che mettono in luce sentimenti condivisi ma spesso mai completamente messi…

Closure In Moscow > First Temple

Prosegue la sequela di ristampe operata dalla Bird’s Robe Records (nel 2021 si occuperà di una serie di ristampe e distribuzione internazionale di dischi di band australiane che compiono dieci anni) che in questo caso prende in esame il debutto dei Closure In Moscow chiamato First Temple. Questo quintetto di Melbourne, acclamato dalla critica per…

Slow Crush > Hush

Si può suonare shoegaze nel 2021 e risultare non diciamo originali, ma almeno freschi e in qualche modo distinguibili? La risposta è “sì, se ci si chiama Slow Crush”. La band viene dal Belgio, e propone quello che sinteticamente potremmo definire come una riuscita unione tra shoegaze (appunto), post-punk, dream pop, e una base di…

Grave Miasma > Abyss Of Wrathful Deities

A cinque anni di distanza dal debutto con Odori Sepulcrorum i Grave Miasma tornano, con calma, alla ribalta con questo nuovo Abyss Of Wrathful Deities. Il trio inglese preferisce ragionare sulla propria proposta anziché pubblicare album a ripetizione. Per chi non li conoscesse, i Nostri sono dediti alla forma più oscura e misteriosa del death…

Clayhands > Is This Yes?

E’ doveroso ammetterlo, non è stato facile approcciarsi a Is This Yes? degli australiani Clayhands. Etichettarli come post-rock può essere utile per dare dei connotati generali, in realtà la definizione è assolutamente riduttiva: la proposta dei Nostri è assai più sfaccettata e variegata, malleabile e multiforme come argilla (appunto), al punto che uno stesso pezzo…

Doedsvangr > Serpents Ov Old

I Doedsvangr sono in sostanza un supergruppo creato da veterani molto rispettati ed esperti della scena black metal scandinava, in particolare norvegese e finlandese. Nella line-up del progetto infatti troviamo membri (o ex-membri) di band dedite al culto del metallo più nero e intransigente come Tsjuder Horna, Behexen, Nordjevel o Sargeist. Come ci si poteva…