Hate > Rugia

A due anni di distanza dalla loro ultima fatica, gli instancabili e prolifici Hate rilasciano il loro nuovo album intitolato: Rugia che prosegue il discorso e le trame elaborate con le due pubblicazioni precedenti, culminate con l’ottimo Auric Gates of Veles. Si parte con la title-track, brano dotato di un sound stentoreo, caratterizzato da mid-tempos…

portrayal of guilt > Christfucker

Lo screamo abrasivo dei portrayal of guilt è sempre stato propenso a mescolarsi con altri generi, basti vedere la collaborazione con i Chat Pile di qualche mese prima. La mano è stata calcata ulteriormente con questo Christfucker, che si presenta come un monolitico delirio di neanche 30 minuti, imbottito di influenze che vanno dallo sludge…

Eternity’s End > Embers of War

Speed metal, un genere che non accontenta mai nessuno che non ne sia un effettivo fan, per colpa del suo essere troppo power per essere thrash e troppo thrash per essere power e troppo power per chiunque non gradisca il power stesso. Mi pare di essere stato abbastanza chiaro. Gli Eternity’s End sono ormai al…

Addiktio > Anthem For The Year 2020

Non è facile inquadrare ben bene gli Addiktio, band norvegese dedita a una sorta di prog rock obliquo in cui ritroviamo cose da veri cultori come Motorpsycho e Aiming For Enrike. Ma non fatevi ingannare da quanto scrivo, quello che fanno gli Addiktio è sufficientemente personale da non essere confuso con i due riferimenti appena…

Shun > Songs from the Centrifuge

Il mondo musicale è fatto di corsi e ricorsi, generi che vanno di moda in un certo periodo, poi spariscono dai radar mainstream salvo poi riaffacciarsi con forza qualche anno dopo, magari grazie ai movimenti revivalistici di alcuni gruppi più underground: pare adesso essere il caso dello shoegaze (quello più “puro”, non applicato ad altri stili…