Bummer > Dead Horse

Avevo sentito parlare di Bummer sul finire del duemilaventi, quando realizzarono uno split 7″ con The Body (ora sold out), che ascoltai distrattamente, preso da altre priorità. Me li ritrovo oggi, a distanza di un anno con un album devastante, che mi ha entusiasmato ben oltre quello che avrei potuto pensare. Il loro è stato…

Pilgrimage > Sigil of the Pilgrim Sun

“Scandinavia storicamente in pole position, area anglosassone a debita distanza, Italia che difende posizioni ormai da tempo consolidate, penisola iberica in forte ascesa, Francia specializzata in produzioni estreme/sperimentali” …se dovessimo chiedere ai devoti delle sonorità doom/death una rapida (e forzatamente sommaria) ricognizione geografica alla ricerca delle roccaforti europee di uno dei generi figli della lezione…

[PREMIERE] SIMULACRE: Ascolta in anteprima esclusiva la nuova traccia “Tribus”

Il quartetto francese Simulacre, nato dalle ceneri degli (oggi sciolti) Asmodée, rilascia in anteprima la traccia “Tribes”, estratta dal venturo split con la one-man-band connazionale Archvile King. A fronte dell’unico precedente EP (La Jaiba, 2017), ma forte delle esperienze passate sotto il precedente moniker, la band di Bordeaux propone un black metal dissonante, decisamente peculiare…

Naresh Ràn > Gli Alberi Non Vogliono

Costantemente impegnato nella sperimentazione, a meno di un anno dall’ottimo URBEXXX-XI (2021, Dischi Devastanti Sulla Faccia) l’autore fiorentino Nàresh Ran ritorna a scolpire nuove architetture sonore attraverso un EP che ha come fulcro centrale l’idea della comunicazione tra il musicista e lo spazio che lo ospita, manipolando il suono attraverso pochi strumenti e senza l’utilizzo…

Sara Davachi > Antiphonals

     “I just like to be cocooned by sound” Basterebbe questa frase per riassumere l’ultimo disco di Sarah Davachi. Attiva dal 2013, specialmente nel contesto della musica elettroacustica, è stata definita come il punto di incontro tra Terry Riley e Èliane Radigue. Artista molto prolifica (Antiphonals è la 19° pubblicazione) che da sempre cerca…

Hypocrisy > Worship

Otto anni sono lunghi e quanta acqua è passata sotto i ponti per Mr. Peter Tägtgren; un disco dei Pain, la sua creatura electro/industrial più orecchiabile, e ben due dischi del progetto industrial metal Lindemann con l’omonimo Till dei Rammstein. Dopo questa lunga attesa il nostro genio e polistrumentista svedese ha deciso di fare ritorno…

Dead Space Chamber Music > The Black Hours

Purtroppo ho scoperto il magico mondo di Dead Space Chamber Music quando già avevo mandato in redazione le mie scelte per il duemilaventuno, altrimenti il top album sarebbe stato sicuramente The Black Hours. Non si può stare dietro a tutto ciò che esce quotidianamente, questo è chiaro, ma devo comunque recitare un grosso mea culpa per essermeli lasciati…