Robox > Robox

Per citare Stanis La Rochelle: “questi o sono dei geni o son stronzi”. Io propenderei per un’ipotesi che sta in mezzo, perché il trio trevigiano è stato in grado di costruire qualcosa con questo disco che è a metà strada tra l’incredibilmente ipnotico e il cognitivamente impegnativo. Pane per i nostri denti insomma. Geniale e…

False Figure > Castigations

Sembra che il post-punk, nelle sue diramazioni più oscure, morbose e dark, stia vivendo una nuova giovinezza in questo 2022. I False Figure di Oakland si inseriscono esattamente in questo filone, e il primo novembre di questo anno (data abbastanza calzante) hanno dato alle stampe il loro secondo full, Castigations. Il lavoro, inutile girarci intorno,…

Hyndaco > Starship Tubbies

Notevoli gli Hyndaco che con il primo lavoro, Starship Tubbies, mettono subito in chiaro i connotati della propria proposta. Certo non sono gli unici, ma è davvero raro che una band abbia le idee chiare fin dai primi vagiti. Il sound è una sorta di post-rock condito da accenni di psichedelia e space rock, senza…

MonastR > On your knees

Marsiglia, Francia. Una delle città più affascinanti e complicate del paese transalpino. O la si ama o la sia odia. Punto; non ci sono distinzioni. Molti la paragonano alla nostra Napoli, ma ha un’anima decisamente profonda. Dai bassifondi dell’importante città marittima i MonastR giungono alla loro seconda fatica chiamata On your knees. Il duo propone…

Gospelheim > Ritual & Repetition

I Gospelheim sono una giovane band originaria di Manchester formatasi nel 2020. Nonostante la pandemia e le ormai note restrizioni questi ragazzi sono riusciti a registrare il qui presente debutto, Ritual & Repetition, lavoro che sorprende in positivo e che lascia presagire un gran bel futuro per il combo. Prendete Beastmilk, i Paradise Lost più…

PANOPTICON #11 con THE LOVECRAFT SEXTET, MANTAR, BIRDS IN ROW, DARKTHRONE, DEVIN TOWNSEND e SLIPKNOT

PANOPTICON è la gabbia in cui abbiamo volontariamente scelto di isolarci. Uno spazio che dedichiamo alla musica che più ci piace, e di cui preferiamo parlare senza alcuna fretta. Da, diamo uno sguardo a tutto ciò che abbiamo trascurato nei mesi scorsi e facciamo una cernita delle primizie musicali più particolari, assorbendo e godendo di ogni loro cellula.

Bonecarver > Carnage Funeral

Parlando dei Bonecarver è necessario fare un piccolo salto nel passato, correva infatti l’anno 2013 quando una formazione spagnola dedita al deathcore prese vita con il moniker Cannibal Grandpa, sin dall’album d’esordio diedero prova di grande attitudine, dedizione e capacità di proporre brani dal songwrting fresco ed accattivante, poi dopo aver pubblicato due album da…

Asarhaddon > Thurofreminga

Gli Asarhaddon sono un duo tedesco autore di un buon black metal atmosferico, non particolarmente originale a dire il vero ma comunque interessante se si è fan del genere. Al secondo EP dopo il full Reysa, il presente Thurofreminga vede i Nostri destreggiarsi in partiture ora rapide e aggressive memori di certi Harakiri for the…

Avatarium > Death, Where Is Your Sting

Al di là dell’indubbio fascino puramente simbolico e delle celebrazioni di rito, il traguardo dei dieci anni di carriera è sempre un’ottima occasione per testare lo stato di salute di una band, a maggior ragione in un habitat pentagrammatico come il metal, spesso contraddistinto da un lato da dinamiche (eufemisticamente) complicate in termini di convivenza…

Tómarúm > Ash in Realms of Stone Icons

Con tutte le modalità con cui si può fare dell’alchimia tra generi musicali non capita sovente di poter sentire gente che mescola tech death e atmospheric black metal. Leggendo queste parole non dubito che si possa pensare subito male. Due generi distinti e opposti, ma datemi retta quando scrivo che i Tómarúm lo fanno bene…

neptunian maximalism

Neptunian Maximalism > Finis Gloriae Mundi

Solitamente il mio modus operandi nella scrittura di queste recensioni è molto leggero e spensierato, ma quest’oggi ci troviamo davanti a uno dei monoliti della musica d’avanguardia moderna e la suddetta spensieratezza va decisamente lasciata da parte. I Neptunian Maximalism sono la portata principale del giorno, un collettivo di musicisti unico che è sempre stato…

Godzilla In The Kitchen > Exodus

La band tedesca Godzilla In The Kitchen torna sulle scene con un nuovo racconto suggestivo e graffiante. Il loro percorso carismatico a tinte stoner nasce a Lipsia nel 2015, con l’omonimo album di debutto. In Exodus invece, prodotto e distribuito dalla label italiana Argonauta Records, i Nostri intraprendono un cammino solido, che si agita in…

Vévaki > Fórnspeki

Nato come progetto solista del polistrumentista Will Hunter, Vévaki esordisce nel 2020 con Edda, un disco interamente incentrato sull’epica norrena (l’Edda appunto): l’album vedeva contributi anche da parte di altri musicisti, Sigurboði Grétarsson e Florian Baudrain, il primo dei quali è poi rimasto con Hunter per costituire con i nuovi arrivati Hrafnhildur Inga Guðjónsdóttir e…