Monolord > Your Time to Shine

Se l’obiettivo dei Monolord, con l’uscita di Your Time to Shine, era quello di farci tornare nostalgici ai tempi di capolavori come Empress Rising o Rust, si può dire che l’ultimo lavoro degli svedesi centri appieno il bersaglio. Quella che sembra ormai l’ombra bolsa e stanca del power trio di Göteborg sfornerà il 29 ottobre…

Malota > The Uninvited Guest

Sono passati un po’ di anni da quel 2015, periodo in cui uscì il primo EP omonimo dei veneziani Malota. Un dischetto che bastonava duramente a suon di stoner/rock’n’roll senza pretese eppure funzionava bene specie in sede live dove la band (allora erano un trio) macinava furia e devastazione offrendo godimento a tutti gli appassionati…

She Said Destroy > Succession

I norvegesi She Said Destroy hanno preso sicuramente alla lettera il genere post-metal, ma nella sua più ampia accezione. Con la loro ultima fatica Succession esplorano in lungo e largo il mare magnum dell’extreme metal, dando alle stampe undici pezzi nei quali si affacciano le influenze più disparate, dal death melodico al doom, dal thrash…

Kowloon Walled City > Piecework

Case vuote e desuete a monito del tempo che incessantemente ci invade e usurpa, l’incedere lento e risoluto di chi vive a causa del suo lavoro, Piecework, termine che descrive il lavoro pagato per quantità, non tempo, ci narra di questo e molto più. I Kowloon Walled City, gruppo Californiano dalla lunga carriera, dopo ben…

Butcher in the Fog > Exonerate Me, Baby

I Butcher in the Fog sono una di quelle piccole formazioni che, a decine, concorrono a rendere il sottobosco sludge della scena estrema inglese forse il più ricco ed interessante del mondo. Ognuna unica a suo modo, differenti per influenze e scelte stilistiche e di suono, queste band se ne escono ogni due/tre anni con…

Skepticism > Companion

Può germogliare la Poesia là, dove regnano nebbia, oscurità, freddo, dolore, desolazione, sconforto e abbandono? C’è spazio per un ultimo tentativo di umana, eroica resistenza all’ineluttabilità di un destino che prevede inesorabilmente la fine dei nostri mondi, individuali e collettivi, prima di essere inghiottiti nell’abbraccio mortale di Spazio, Tempo e Nulla? In campo musicale, per…

Abolition Ritual > Dark Visions of Torment

Dai margini più oscuri dell’underground italiano ecco arrivare gli Abolition Ritual, progetto formato da membri di Intolerant, Grumo e Aborym all’insegna di una proposta granitica e imponente. Seguendo un death/doom metal che richiama sia ai classici Disembowelment, che a nomi più recenti come Spectral Voice e Mortiferum, il quartetto debutta con la demo Dark Visions…

Heathen Rites > Heritage

L’ascolto di Heritage, debutto della one-man band Heathen Rites (dietro questo nome si nasconde Mikael Monks, ex Burning Saviours AD), può lasciare interdetti se non ci si approccia al disco con il giusto piede: ma andiamo con ordine. Le note dell’etichetta parlano di doom ispirato al folklore nordico e a antichi paesaggi, un inno alla…