Austere > Corrosion of Hearts

Il ritorno sulle scene degli australiani Austere non può che rendere felici gli amanti del black metal più incline alle sonorità malinconiche, autunnali, anche melodiche se vogliamo, che il duo ha saputo plasmare nel tempo nella forma di un depressive elegante e per niente barocco. Riconosciuti tra i capostipiti del genere, i Nostri ci avevano…

Vorna > Aamunkoi

A dieci anni esatti dal loro primo full tornano sulla scena i finlandesi Vorna, e il presente Aamunkoi registra un nuovo passo verso una maggiore propensione melodica, già ampiamente sperimentata anche nel precedente Sateet palata saavat. Le radici black e folk degli esordi sono ormai in larga misura un ricordo, e oggi la proposta di…

Ellereve > Reminiscence

Reminiscence è il full di debutto di Ellereve, all’anagrafe Elisa Giulia Teschner, tedesca accasatisi presso l’altrettanto tedesca Eisenwald: un’etichetta in genere garanzia di prodotti di qualità, interessanti e coinvolgenti. La Nostra cerca di seguire le orme delle varie A.A. Williams, Chelsea Wolfe e Emma Ruth Rundle, con una miscela di cantautorato intimo innervato di elettronica…

Downfall of Gaia > Silhouettes of Disgust

I Downfall of Gaia rappresentano una delle punte di diamante dell’oscuro universo del blackened hardcore, genere al quale loro stessi hanno contribuito a dare una notevole spinta in termini di notorietà e dinamismo: dopo le bellissime prove di Atrophy e Ethic of Radical Finitude aspettavamo il loro nuovo lavoro con molta curiosità e, perché no,…

Nakkiga/Arde > Split

Esce sotto la tedesca Breath:Sun:Bone:Blood lo split tra i baschi Nakkiga e i gli Arde, band dai membri provenienti da più parti d’Europa ma di stanza in Germania, un lavoro dalle qualità altalenanti catalogabile a somme linee come blackened crust. In realtà è pane per i denti dei Nakkiga la parte più spiccatamente crust, o…

Afraid of Destiny > Contra Omnes

Partiti originariamente come one-man band e solo in seguito evolutisi a band completa, i Trevigiani Afraid of Destiny non sono certo rimasti con le mani in mano dal loro primo vagito a questo 2023. Attivi dal 2012 hanno alle spalle svariati EP e full nei quali è stato possibile apprezzare la loro continua evoluzione, con…

Dawn Ray’d > To Know the Light

Nati nel 2015 e con all’attivo due full e due EP, i Dawn Ray’d si sono sin da subito distinti per una natura intransigente, rabbiosa ma al tempo stesso malinconica, melodica ma anche travolgente, unendo il black metal al folk sotto la bandiera dell’antifascismo, della lotta di classe (prima) e del fiero nichilismo (più recentemente).…

Dark Sanctuary > Cernunnos

L’uscita di un nuovo lavoro dei parigini Dark Sanctuary non può che essere accolto con gioia dagli amanti delle sonorità dark ambient. Sin dal 1996 i Nostri hanno sempre dato prova di grandissima maestria nel regalare emozioni ed atmosfere a chiunque decideva di approcciarsi al loro mondo, e questo Cernunnos, nono full nella loro carriera,…

Woewarden > In the Art of My Caged Existence

Il depressive è, tra i sottogeneri del black metal, uno tra i più particolari, che spesso porta a giudizi abbastanza anche opposti. Spesso si hanno chitarre apparentemente ariose, dalla forte spinta melodica, alle quali si contrappongono approcci vocali che spesso puntano allo screaming disperato e straziante, urla e gemiti che, in alcuni casi, rasentano addirittura…

Enisum > Forgotten Mountains

A distanza di quasi quattro anni da Moth’s Illusion e da appena due dal debutto solista a firma Lys, tornano i piemontesi Enisum con un nuovo capitolo della loro discografia, Forgotten Mountains. Da un punto di vista prettamente stilistico poco è cambiato rispetto al lavoro del 2019: al black metal atmosferico, di stampo naturalistico e…