Troldhaugen > IDIO​+​SYNCRASIES

Grazie all’iniziativa di ristampare i lavori più significativi operata dalla Bird’s Robe Records ho avuto la fortuna di conoscere i Troldhaugen, una band totalmente fuori di testa. Con il loro IDIO​+​SYNCRASIES riescono a coniugare con maestria potenza, follia e un senso melodico fuori dal comune. La tripletta iniziale è assolutamente devastate: in “I Ordered a…

Monolord > Your Time to Shine

Se l’obiettivo dei Monolord, con l’uscita di Your Time to Shine, era quello di farci tornare nostalgici ai tempi di capolavori come Empress Rising o Rust, si può dire che l’ultimo lavoro degli svedesi centri appieno il bersaglio. Quella che sembra ormai l’ombra bolsa e stanca del power trio di Göteborg sfornerà il 29 ottobre…

Vangelis > Juno to Jupiter

“Io ne ho viste di cose che voi umani non potreste immaginarvi” è la frase (tra l’altro assente nel romanzo Ma gli Androidi Sognano Pecore Elettriche? di Philip K.Dick, improvvisata direttamente dal compianto Rutger Hauer, n.d.a.) facente parte secondo me di uno dei monologhi più belli del cinema, è la frase che ci porta alle…

Demersal > Death Routines

Dopo nemmeno tre mesi dalla precedente uscita discografica (uno split) e a poco più di un anno di distanza dal debutto, i danesi Demersal escono nuovamente con un nuovo EP, il presente Death Routines. Abbiamo tra le mani cinque brani molto brevi, cinque schegge impazzite di sano screamo/blackened hardcore che faranno però la gioia degli…

It Only Ends Once > Lose You

Per parlare di It Only Ends Once bisogna partire da lontano, dal midwest emo degli anni Novanta per la precisione. Per molti considerato come l’emo “da manuale”, fatto di occhiali spessi, storie da teen movie americano, melodie orecchiabili strappalacrime intrecciate con uno screamo d’annata, testi che mettono in luce sentimenti condivisi ma spesso mai completamente messi…

Slow Crush > Hush

Si può suonare shoegaze nel 2021 e risultare non diciamo originali, ma almeno freschi e in qualche modo distinguibili? La risposta è “sì, se ci si chiama Slow Crush”. La band viene dal Belgio, e propone quello che sinteticamente potremmo definire come una riuscita unione tra shoegaze (appunto), post-punk, dream pop, e una base di…

Clayhands > Is This Yes?

E’ doveroso ammetterlo, non è stato facile approcciarsi a Is This Yes? degli australiani Clayhands. Etichettarli come post-rock può essere utile per dare dei connotati generali, in realtà la definizione è assolutamente riduttiva: la proposta dei Nostri è assai più sfaccettata e variegata, malleabile e multiforme come argilla (appunto), al punto che uno stesso pezzo…

Doedsvangr > Serpents Ov Old

I Doedsvangr sono in sostanza un supergruppo creato da veterani molto rispettati ed esperti della scena black metal scandinava, in particolare norvegese e finlandese. Nella line-up del progetto infatti troviamo membri (o ex-membri) di band dedite al culto del metallo più nero e intransigente come Tsjuder Horna, Behexen, Nordjevel o Sargeist. Come ci si poteva…

[PREMIERE] AORLHAC: guarda in anteprima il videoclip di “Pierres Brûlées”

L’outfit epic black metal Aorlhac presentata in anteprima il suggestivo video di Pierres Brûlées (tratto dall’omonimo album uscito quest’anno), girato tra gli spettacolari paesaggi del sud della Francia. Il quintetto occitano difatti ispira principalmente musica e testi alle tematiche storiche provenzali, proponendo un black metal melodico e romantico, ma non per questo meno impetuoso e viscerale.…

The Devils > Beast Must Regret Nothing

Torna il rumoroso duo napoletano The Devils composto da Switchblade Erika alla voce e alla batteria e da Gianni Blacula alla chitarra, che dopo due album prodotti dalla Vooodo Rhythm Records si accasano presso Goodfellas sotto la produzione asrtistica di un nome di punta come Alain Johannes, già in passato collaboratore dei Queens Of The…