Solkyri > Mount Pleasant

Tornano gli australiani Solkyri che tanto ci erano piaciuti in Sad Boys Club. Il combo non perde un grammo della potenza cinetica che li contraddistingueva, dando alle stampe Mount Pleasant, un lavoro solido e a fuoco. “Holding Pattern” e “Potemkin” sono diamanti up-tempo con intrecci chitarristici davvero memorabili: stop and go e aperture melodiche si…

Pryor > Fusion

I Pryor sono una band, o meglio una sorta di comunità di musicisti, nata nel 2008 a Berlino e dedita alle jam session. Il trio tedesco, dopo tre dischi in cui esploravano differenti generi, arriva al quarto album chiamato Fusion che (titolo premonitore) ovviamente fonde ciò che è stato fatto in passato per creare qualcosa…

The Bersarin Quartett > Methoden und Maschinen

Rilasciato dalla fidata label Denovali il quarto disco a nome The Bersarin Quartett conferma e approfondisce quanto di buono fatto finora. La mente dietro al progetto rimane Thomas Bücker, che negli anni si è avvalso di collaboratori che hanno dato più respiro al suono algido dei precedenti lavori. Come concept dell’intera esperienza ci sono echi…

Helen Money  > Atomic

Dietro al moniker Helen Money si cela la violoncellista e compositrice Alison Chesley. Ai più questo nome non dirà molto, ma indagando a fondo vedrete che band come Russian Circles, Mono, Earth, Shellac e tante altre si sono avvalse del suo smisurato talento. La musicista racconta che la stesura del disco è stata fatta in un periodo di transizione…

TÖRZS > Tükör

Direttamente da Budapest arrivano i TÖRZS, trio che nel giro di pochi anni arriva già al terzo album chiamato Tükör (traducibile in specchio). Chi magari è appassionato di post-rock/shoegaze strumentale dovrebbe scoprire questa band per via della passione e professionalità che i tre musicisti mettono in ogni anfratto. Va sottolineata la peculiarità di questo album…

Scratches > Rundown

Il lavoro del recensore comporta inevitabilmente, come già sottolineato dal sottoscritto in altre occasioni, il confrontarsi con dischi peculiari ed in grado di creare qualche difficoltà. In realtà la musica del quartetto svizzero chiamato Scratches non è così complessa, ma anzi, può essere tranquillamente inserita nel contesto del dark pop elettronico. Il terzo e nuovo…

The Top 10’s Diaries – Flavio

Un decennio fa avevo diciassette anni. Oltre al liceo, agli amici e ad altri passatempi occasionali, la musica era già presente per me. Infatti, accanto ai miei primi passi in band sgangherate e dotate di una concezione di tempo e di insieme assolutamente relativa, ci sono stati gli album: qualcosa da scoprire, da capire e…