Grumo > Sons Of Disgust

L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Un vecchio adagio che i connazionali Grumo vogliono rispettare, ed omaggiare, con il loro nuovo album Sons Of Disgust. Ci hanno messo ben dieci anni, spesi tra concerti tra Italia e Europa, un lasso di tempo enorme, ma alla fine l’attesa ci ha ripagato con un disco che…

Teitanblood > From the Visceral Abyss

C’è un termine che va tantissimo in questi anni: esperienziale. Lo sentiamo e leggiamo in qualsiasi ambito, dalle cucine stellate ai resort di lusso, dalle serate particolari in locali ambitissimi a weekend in posti sperduti che una volta avremmo semplicemente chiamato “Culandia”. Ma esperienziale possiamo anche impiegarlo quando si ascoltano dischi di un certo tipo.…

Dead Meadow > Voyager To Voyager

Il fenomenale percorso cosmico dei Dead Meadow, trio hard heavy americano nato nel lontano 1998, ha segnato un’intera generazione musicale portando in stampa dieci capolavori in studio ricchi di sfumature vintage ed emozioni espansive che arrivano dritte al cuore, caratterizzati da un timbro psichedelico unico su tutta la scena anni Novanta. Questo nuovo capitolo Voyager…

LA NIÑA> FURÈSTA

Si parla spesso, e a sproposito, di neofolk. E lo si fa guardando all’estero, soprattutto al nord Europa, come se si trattasse di una prerogativa solo quei luoghi, legata a un certo tipo di mitologia. Noi però siamo italiani, che ci piaccia o meno, che abbia ancora un significato o meno. Viviamo nell’estremo sud di…

LF > La Bambina e i Mostri

Questo di LF (al secolo Giacomo Biancalana, già uscito con la Seahorse Recordings con i suoi Misère de la Philosophie, in cui si occupa della batteria) è un debutto straniante, che riporta alla mente un certo modo di fare musica ormai dimenticato, quello del cantautorato sperimentale degli anni Settanta che si slegava dai canoni estetici,…

Sofia Härdig > Lighthouse of Glass

Mi piace pensare che Grind on the Road possa diventare uno spazio in cui la musica trova la sua ideale collocazione, indipendentemente da quello che è il genere che propone, non fosse altro che per il fatto che considero ancora forte, e attuale, l’idea che la musica possa, anzi debba, abbattere barriere e steccati. Ragion…

Walnut Grove DC > Deeper

Mi arriva un messaggio sul cellulare, è la redazione che mi chiede se voglio occuparmi di un disco, c’è la label che garbatamente preme, non conosco la band, mumble mumble. Rispondo al volo, sciorinando la mia consueta solerzia e professionalità (ok, me la canto e me la suono), scrivendo “sono già in ascolto, datemi un…

Neffa > Canerandagio – Parte 1

Era il 1996, avevo all’incirca 21 anni, il primo album rap di Neffa, quel Neffa & I Messaggeri Della Dopa che rappresentò una pietra fondamentale per il movimento hip hop in Italia, mi accompagnò per settimane. Con me un’intera generazione che nelle liriche intrise di vita comune, con difficoltà e situazioni davvero complesse deposte sulle…

Elli de Mon > Raìse

Dopo aver pubblicato nel 2021 Countin’ the Blues – Queens of the 20’s – (libro + CD) dedicato alle blues women degli anni Venti, Elli de Mon ha indirizzato ulteriormente il suo percorso all’interno del blues, quello viscerale, quello dell’anima, a soli due anni di distanza, nel 2023, con quel Pagan Blues che le aveva…

unfold > the throne of sumeru

Adam R. Bryant ha una militanza decennale con l’etichetta britannica Aesthetic Death che ha prodotto le sue uscite con Pando e con Cave Dweller. All’inizio di questo 2025 il connubio ha dato il via a un altro progetto, che si distacca nettamente dai precedenti progetti, andando a sposare un approccio molto più intimista. the throne…

Saint Vengeur > Sex and Repression in Higher Society

Sex and Repression in Savage Society è un libro del 1927 dell’antropologo polacco Bronisław Malinowski. È considerato “una famosa critica della psicoanalisi” ma è soprattutto, contestualizzandolo, in musica e ai nostri giorni, l’ultimo lavoro di Herman Pańkow, mente dei Saint Vengeur. Il suo percorso di sperimentazione sonora, partito nel 2022 con Par Feu et Par Flammes…

At The Altar Of The Horned God > Elements

Elements avrebbe potuto essere un azzardo. Il salto nel vuoto, con la svolta stilistica rispetto al passato ormai consolidato, era un’arma a doppio taglio. Heolstor (polistrumentista spagnolo giusto qui alla terza uscita dopo due album, anch’essi usciti per I, Voidhanger Records) ha corso il rischio, ma gli è andata bene. L’EP, che, al netto di…

Burla22 > Gloom

Avevo avuto modo di ragionare, e provare a capire il mondo di Burla22 nel 2022, quando Cristian della Drown Within Records me lo sottopose per un’eventuale recensione sulle pagine di InYourEyesEzine. Non lo conoscevo, e non avevo idea di che cosa Emanuele Battarra, l’alias umano del Nostro, proponesse. Fu una gradevole scoperta, come raccontai nelle…