Gospelheim > Ritual & Repetition

I Gospelheim sono una giovane band originaria di Manchester formatasi nel 2020. Nonostante la pandemia e le ormai note restrizioni questi ragazzi sono riusciti a registrare il qui presente debutto, Ritual & Repetition, lavoro che sorprende in positivo e che lascia presagire un gran bel futuro per il combo. Prendete Beastmilk, i Paradise Lost più…

Bonecarver > Carnage Funeral

Parlando dei Bonecarver è necessario fare un piccolo salto nel passato, correva infatti l’anno 2013 quando una formazione spagnola dedita al deathcore prese vita con il moniker Cannibal Grandpa, sin dall’album d’esordio diedero prova di grande attitudine, dedizione e capacità di proporre brani dal songwrting fresco ed accattivante, poi dopo aver pubblicato due album da…

Asarhaddon > Thurofreminga

Gli Asarhaddon sono un duo tedesco autore di un buon black metal atmosferico, non particolarmente originale a dire il vero ma comunque interessante se si è fan del genere. Al secondo EP dopo il full Reysa, il presente Thurofreminga vede i Nostri destreggiarsi in partiture ora rapide e aggressive memori di certi Harakiri for the…

Avatarium > Death, Where Is Your Sting

Al di là dell’indubbio fascino puramente simbolico e delle celebrazioni di rito, il traguardo dei dieci anni di carriera è sempre un’ottima occasione per testare lo stato di salute di una band, a maggior ragione in un habitat pentagrammatico come il metal, spesso contraddistinto da un lato da dinamiche (eufemisticamente) complicate in termini di convivenza…

Tómarúm > Ash in Realms of Stone Icons

Con tutte le modalità con cui si può fare dell’alchimia tra generi musicali non capita sovente di poter sentire gente che mescola tech death e atmospheric black metal. Leggendo queste parole non dubito che si possa pensare subito male. Due generi distinti e opposti, ma datemi retta quando scrivo che i Tómarúm lo fanno bene…

neptunian maximalism

Neptunian Maximalism > Finis Gloriae Mundi

Solitamente il mio modus operandi nella scrittura di queste recensioni è molto leggero e spensierato, ma quest’oggi ci troviamo davanti a uno dei monoliti della musica d’avanguardia moderna e la suddetta spensieratezza va decisamente lasciata da parte. I Neptunian Maximalism sono la portata principale del giorno, un collettivo di musicisti unico che è sempre stato…

Godzilla In The Kitchen > Exodus

La band tedesca Godzilla In The Kitchen torna sulle scene con un nuovo racconto suggestivo e graffiante. Il loro percorso carismatico a tinte stoner nasce a Lipsia nel 2015, con l’omonimo album di debutto. In Exodus invece, prodotto e distribuito dalla label italiana Argonauta Records, i Nostri intraprendono un cammino solido, che si agita in…

Vévaki > Fórnspeki

Nato come progetto solista del polistrumentista Will Hunter, Vévaki esordisce nel 2020 con Edda, un disco interamente incentrato sull’epica norrena (l’Edda appunto): l’album vedeva contributi anche da parte di altri musicisti, Sigurboði Grétarsson e Florian Baudrain, il primo dei quali è poi rimasto con Hunter per costituire con i nuovi arrivati Hrafnhildur Inga Guðjónsdóttir e…

Indignu > Adeus

Se fossimo costretti a trovare un pregio alla pandemia e all’impotenza che ha caratterizzato la nostra vita negli ultimi due anni, indubbiamente potremmo citare il fiorire di ispirazione di cui hanno beneficiato i musicisti. Per un genere come il post-rock, di cui l’emotività è elemento cardine, questo si è tradotto in un gran numero di…

Kampfar > Til Klovers Takt

Non si può negare che i Kampfar siano una di quelle band perennemente, forzando un po’ la mano, “in direzione ostinata e contraria”. Forti di due lavori a dir poco riuscitissimi (parlo ovviamente di Ofidians Manifest e Profan) i norvegesi si prendono il loro meritato tempo di assestamento e fanno uscire solo dopo tre anni…

Blacklist > Afterworld

Vengono da Brooklyn, NY, e nel 2005, quando per la prima volta si affacciarono al mercato discografico, furono etichettati come una promessa del revival post-punk a tinte dark. I Blacklist hanno una discreta gavetta alle spalle, che non si riflette però nel numero degli album che hanno saputo dare alla luce: se escludiamo gli EP…

(EchO) > Witnesses

“Other bands play, Manowar kills”… era il lontano 1988 e così la sempre modesta e umile band capitanata da Eric Adams e Joey DeMaio manifestava il proprio (appena appena) accennato senso di autostima, rivendicando il trono della metal scena a tinte epic/power. Al di là delle valutazioni di merito su una carriera fino a quel…