Arkhaaik > Uihtis

Se penso alla Svizzera, la prima cosa che mi viene in mente è la noia. Poi però ci sono anche altre cose, come la pulizia, le banche, le montagne, ed il cioccolato, ma la noia di sottofondo che tutto permea e che tutto invade rimane lì e non se ne va. Però, noi che ascoltiamo…

The Allegorist > From Birth Until Death

Anna Jordan nella vita di tutti i giorni è un’artista multimediale ungherese trapiantata a Berlino. Nel momento in cui decide di guardarsi dentro, e di mostrarci, tramite suoni non convenzionali, il contenuto del suo intimo più personale, si trasforma in The Allegorist. From Birth Until Death è il suo ultimo album, il sesto che ha…

The Overmold > The Overmold

Quando un album si apre con un brano di oltre 34 minuti, per come siamo portati a pensare la musica noi visionari, amanti delle utopie sonore e non, c’è poco da aggiungere, se non che, al netto del fatto che ancora non abbiamo ascoltato il disco, è già tutto meravigliosamente perfetto. Nel momento in cui…

Coltsblood > Obscured Into Nebulous Dusk

Il terzetto di Liverpool arriva alla sua quarta pubblicazione in dieci anni. Il loro è un percorso che nasce nel 2014 con Into The Unfathomable Abyss, album che li ha fatti conoscere, ma che ancora, probabilmente, non rappresentava un biglietto da visita definitivo. Sono passati undici anni, e siamo in questo infame 2025, momento in…

Dope Purple > Children In The Darkness

I Dope Purple arrivano da Taipei, Taiwan, e fanno un casino della madonna, come avrebbe detto un amico che purtroppo non è più al mio fianco nelle peripezie musicali (anzi, la frase corretta sarebbe stata “Beeeelin ma ‘sti chi fanno un casino della madonna“). Al netto di questo doveroso e sentito tributo ad una delle…

Me Lost Me > This Material Moment

Jayne Dent si avvale per la prima volta di una band vera e propria, e il risultato è innegabile. L’apporto di John Pope al contrabbasso/basso elettrico, Faye MacCalman al clarinetto e Ewan Mackenzie (Dextro/Pigs x7) alla batteria, è quanto di meglio potesse pensare nel momento in cui ha iniziato a scrivere questo suo ultimo lavoro.…

JawTrap > Hellscape

Nati e cresciuti nell’underground hardcore e punk danese, i JawTrap (mi raccomando, da non confondere con i tedeschi Trapjaw, che suonano dell’altro) pubblicano la loro prima fatica intitolata Hellscape. I Nostri sono dediti ad un grindcore del tutto particolare, con fortissime tinte hardcore e punk, e con pennellate di crust qua e la, ma soprattutto…

Osi And The Jupiter > Larvatus

Era difficile, difficilissimo bissare le vette di pathos raggiunte con Cedar and Sage: Riders of the Gallows Vol. 1. Sean Kratz con il suo progetto Osi And The Jupiter aveva toccato vette altissime con un (appalachian) folk delicato, poetico e commovente. Come un uroboro in musica il Nostro decide allora con il nuovo Larvatus di…

All Men Unto Me > Requiem

Abbiamo scoperto The Larvarium di recente, con l’album di Maud the Moth che abbiamo anche recensito su queste pagine, ed è proprio lì, iscrivendoci alla mailing list dell’etichetta, che abbiamo scovato All Men Unto Me, la nuova e più recente incarnazione di Rylan Gleave, poliedrico artista scozzese finora cimentatosi con la musica classica contemporanea, e…

Panopticon > Laurentian Blue

L’autore di questo scritto ha sempre ritenuto che la vera forza di Panopticon, al secolo Austin Lunn, risiedesse non tanto nella sua particolare interpretazione di black metal a stelle e strisce, quanto nel suo animo folk ben radicato nel tessuto statunitense. Un lavoro come The Scars of Man on the Once Nameless Wilderness, Part 2 è…

Dolven > In My Grave…Silence

I Dolven vengono dall’Oregon e fanno quello che loro stessi definiscono “acoustic doom”. L’etichetta ci ha un po’ incuriosito, ma di fatto il loro recente parto discografico, In My Grave…Silence, può tranquillamente essere ricondotto ad un’opera che veleggia placida a cavallo tra le correnti del folk acustico e lo slowcore. Le ritmiche lente del doom…

WOW > Rosa di Luce

Quando si parla di cantautorato italiano si tende – forse troppo spesso – a sottovalutarne impatto e importanza. E puntualmente, così facendo, si sbaglia. Nettamente. C’è una sorta di snobismo ideologico, che ci fa credere di poterci porre su di un piedistallo da cui guardare dall’alto in basso il cantautorato, forti di un’imprecisata nobiltà, che,…

Nortt > Dødssang

Nortt è un progetto danese attivo sin dal lontano 1995 che arriva oggi a pubblicare il suo quinto album. Dødssang ne sancisce dunque il ritorno, dopo ben otto anni di silenzio. “Death, Darkness, Solitude and Existentialism” si legge nella bio ufficiale, peraltro piuttosto stringata, in linea con l’idea di non concedere, o quasi interviste, e/o ulteriori informazioni,…

Sivyj Yar > A Scarlet Sunset Over The Horrid Abyss

Chi legge le mie recensioni sa perfettamente quanto sia per me gratificante perdermi dietro a progetti che difettano di immediatezza, costringendomi ad un supplemento di attenzione nel momento dell’ascolto. Nel momento in cui incontro realtà che fanno della ricercatezza sonora il proprio credo, senza però eccedere in inutili virtuosismi, mi sento nel posto giusto nel…