A Life Unto Itself è il quarto album da solista di Steve Von Till, uscito nel 2015, otto anni dopo A Grave Is A Grim Horse. È un disco intriso di intima poesia, che sviluppa in maniera ancora più articolata il dark-folk del chitarrista/cantante dei Neurosis raggiungendo vette di intensità davvero notevoli.
Solo sette brani per un totale di quarantacinque minuti di durata: già l’analisi della scaletta suggerisce l’idea di un album folk poco convenzionale. L’iniziale “In Your Wings” sembra fare da ponte con le produzioni del passato; seguono tre brani da sette minuti l’uno che sembrano essere il compimento perfetto dell’intera esperienza musicale di Steve Von Till nell’arco degli ultimi quindici anni. Protagonisti sono sempre la chitarra e la voce baritonale di Von Till, che, accompagnati da pochi ma essenziali ospiti, dipingono paesaggi sonori particolarmente stratificati, dalla sorprendente bellezza e profondità. La titletrack è densa di intimismo e sacralità, un sentimento, quest’ultimo, amplificato dalle reiterazioni rituali della seguente “A Language of Blood”; “Night of The Moon”, colma di sensazioni psichedeliche, è invece il brano meno convenzionale del lotto, capace di riportare alla mente alcune soluzioni adottate dalla band-madre del Nostro. In tutto il disco aleggia lo spettro di Townes Van Zandt, vero e proprio spirito guida per le due menti dei Neurosis, omaggiato negli ultimi tempi da due ottimi album di cover usciti per la Neurot. Il country / folk all’americana di Van Zandt viene da anni riletto da Von Till (così come da Scott Kelly) secondo la sua personale sensibilità, ma con questo disco il nostro amato maestro elementare dimostra di aver fatto realmente propria quella musica, di averne davvero interiorizzato le radici per poi portare al genere un contributo personale e unico.
Con A Life Unto Itself sembra cadere l’abusata immagine del musicista maledetto che tenta con la sua chitarra di esorcizzare i propri demoni. Fin dal titolo viene sottolineata la volontà di guardarsi indietro e tirare le somme, di considerare con onestà quanto si è compiuto nell’arco di una vita (dedicata alla musica) e quanto invece può offrire il mondo e quella Natura con la quale Von Till ha cominciato a riconciliarsi da quando si è trasferito in mezzo alle foreste dell’Idaho. A Life Unto Itself è il disco della vera maturità per il Von Till solista, l’opera che più di tutte gli fa acquistare credibilità come folk singer del Terzo Millennio, cantore di un ritorno alle radici del sé e del mondo possibile solo attraverso la fuga, reale o interiore, dal caos urbano che ogni giorno corrode il legame con la Terra sotto i nostri piedi.
(Neurot Recordings, 2015)
1. In Your Wings
2. A Life Unto Itself
3. A Language Of Blood
4. Night Of The Moon
5. Birch Bark Box
6. Chasing Ghosts
7. Known But Not Named
7.5