Gods Forsaken nascono in Svezia, totalmente in sordina, nel tardo 2016; nel giro di pochi mesi danno alle stampe il loro primo full-length, senza passare dai canonici demo ed EP di norma utilizzati per “scaldare i motori”. La band non è certo composta da ragazzi “di primo pelo”, ma da veterani della scena svedese, in quanto membri di Wombbath, The Gortesquery e Blood Mortized; gente che sa cosa significa suonare death metal di stampo svedese e che dunque sa cosa dare in pasto a famelici ascoltatori.
Il trio prende a piene mani da ciò che Dismember, Grave e soprattutto Entombed hanno fatto di buono nei primissimi anni ’90, lanciando nel mondo il vero suono della morte. I brani, tutti pressoché simili tra loro, si basano sulle classiche chitarre motosega e rantoli cavernosi, accompagnati da una batteria punkeggiante figlia di un certo crust nato anch’esso nella fredda terra Svedese (avete presente gli Skitsystem?). Questi elementi basilari vanno a comporre un disco che non ha pretesa alcuna, se non quella di suonare dell’old school death metal di stampo svedese e di regalare a headbangers assetati di sangue quarantacinque minuti di puro, marcissimo godimento.
Parliamo insomma di un lavoro onesto, senza pretese di “puro cuore”: in attesa del nuovo disco degli Entrails, per ora, questo In a Pitch Black Grave è lo swedish death metal album del 2017 (insieme al nuovo degli Firespawn), nonché un ottimo debutto.
(Soulseller Records, 2017)
01. In A Pitch Black Grave
02. By Hate He Comes
03. Born Of Blasphemy
04. Ashes Of The Dead
05. Black Winds Of Genocide
06. Curse Of The Serpent
07. Souls Torn Apart
08. An Odissey Of Broken Bones
09. Chronicles Of A Maniac