Negli ultimi anni l’etichetta discografica californiana Sentient Ruin Laboratories, da sempre avvezza a sonorità cavernose e non convenzionali, ha aperto i propri cancelli a gruppi, artisti e autori di sottogeneri non propriamente metal, ma altrettanto disturbanti e cupi. Uno di questi è proprio 8 Hour Animal, entità newyorkese di origini polacche dal nome d’arte accattivante, che ha pubblicato ad agosto 2021, appunto su Sentient Ruin, il suo primo LP, avendo precedentemente all’attivo un solo EP seminale prettamente harsh-noise.
Netto ed evidente il salto di qualità fatto in questo lavoro da 8 Hour Animal, che confeziona un disco intitolato Resigner in cui si viene completamente risucchiati in un gorgo nero e viscoso di industrial, metal, harsh-noise, feedback, grida, beats e liturgie nel quale inconsciamente si sprofonda, canzone dopo canzone, sempre più a fondo. L’album è composto da 6 pezzi (5+ 1 bonus track), di cui i soli primi due hanno un minutaggio inferiore agli 8 minuti e mezzo, ma questo non risulta essere un difetto, anzi è proprio il tempo che si rende necessario all’artista per allestire e predisporre in ciascuna traccia il suo rito a base di industrial elettronico, dark-ambient, droni metallici e noise allucinato, tutto amalgamato con folle cognizione e creatività.
“Almost Free” apre il disco con vocals macabre e un basso ultra distorto ed impastato, per poi seppellirci con un tappeto noise di riverberi e una drum machine che rasenta il grindcore. “Oblivs”, seconda traccia, cambia marcia dando spazio ad una vena più ritmica e sostenuta, ma sempre deforme ed incessante. In “Clever People” la cassa industrial si alterna a squarciate noise agghiaccianti lasciando riprendere fiato solamente nel finale. “Pushing MyselfDown” aggredisce da subito l’ascoltatore intontendolo, poi rallenta di colpo e lo culla in un oceano di feedback, rumore e angoscia lisergica. Giunti a “Wake” si trova finalmente l’occasione per rilassarsi un momento, qui 8 Hour Animal propone un brano più “canonico” in cui l’elettronica predomina sul caos presentando una traccia che potrebbe essere figlia dei Prodigy imbucati ad una festa a casa di Prurient. Il tutto si chiude con la bonus-track dal titolo dogmatico “Once You Accept Everything” in cui noise e black metal si uniscono per dar forma alla degna conclusione di questo viaggio angosciante e magnifico. Lavoro per nulla scontato e idoneo a chi brama un’immersione di oblio post industriale.
(Sentient Ruin Laboratories, 2021)
1. Almost Free
2. Oblivs
3. Clever People
4. Pushing Myself Down
5. Wake
6. Once you Accept Everythinhg (Bonus Track)
8