(Autoproduzione, 2013)
1. Open Wounds;
2. Suspicious;
3. Learn From Errors;
4. Dramatic Paints;
5. 01-05-1994
6. Miusion Distought;
7. That’s all or… are you a phoenix;
8. You!
Maka Isna è il progetto musicale di Alessandro Bucci (Hell Baron’s Wrath) nato a fine 2005 e caratterizzato da una base elettronica a cui vanno aggiungendosi influenze ambient e horror, soprattutto agli inizi, per un risultato finale che potrebbe fungere da colonna sonora per un certo tipo di film. Dopo l’uscita del secondo capitolo Maka Isna II, il progetto si interrompe nel 2010 per rinascere nuovamente a distanza di tre anni nel 2013: The Next Step / Maka Isna III è il risultato della vena creativa ritrovata lo scorso anno.
L’incipit di “Open Wounds” a base di un sample tratto da “Tomorrow Never Knows” degli Ulver è già di per sé un’ottima presentazione, ma il meglio arriva nello svilupparsi successivo: ad una base fortemente trip hop si uniscono loop ambient e momenti che davvero possono sembrare usciti da una colonna sonora. Pensiamo quindi a basi derivanti dai Massive Attack (forse più 100th Window che Mezzanine, sicuramente parenti di Danny The Dog), agli stessi Ulver periodo Metamorphosis /Perdition City e magari pure alla complessità del poliedrico Amon Tobin (Splinter Cell Chaos Theory, a proposito di colonne sonore) uniti ad alcuni dei progetti che tanto fanno gola alla Denovali Records da qualche tempo a questa parte come The Eye Of Time e Subheim o altri solisti ancora come Ólafur Arnalds. Un’ottima cura della base ritmica unita ad un elaborato lavoro sui loops e samples sovrastanti come dimostrano “That’s all or… are you a phoenix”, “Dramatic Paints” o “Learn from errors”, tutti brani che, assieme ai restanti presenti in The Next Step / Maka Isna III, fanno delle atmosfere e dei soundscapes il loro punto di forza obbligato (e fortunatamente non eccessivamente pomposo) per la direzione che mi è parso voler intraprendere l’autore.
The Next Step / Maka Isna III è quindi una graditissima sorpresa per gli amanti del tipo di sonorità sopra descritte, chissà che un periodo così fertile per l’elettronica possa recare più notorietà e soddisfazioni anche ad Alessandro Bucci e a questo suo interessante progetto.
7.5