Dopo le ottime uscite dei vari Carnifex, Whitechapel ed Emmure in ambito deathcore di questo 2014, gli amati ed odiati Chelsea Grin non potevano certo rimanere a guardare. Era dall’ingresso nella band del talentuoso chitarrista Jason Richardson (ex Born Of Osiris) che si aspettava l’uscita di un nuovo album da parte del sestetto di Salt Lake City; i fan in questo lasso di tempo hanno potuto ascoltare solo il buon EP Evolve, uscito ormai due anni fa. La band ha definito questo nuovo album come un mix tra Desolation Of Eden, My Damnation ed Evolve. In effetti, ascoltando l’intero lavoro si evince che i Nostri abbiano ampliato i propri orizzonti: più melodia, parti acustiche, brani strumentali e addirittura qualche fraseggio di pianoforte, tutte aggiunte capaci di rendere il loro deathcore più maturo e meno prevedibile rispetto al passato.
Fin da subito l’opener “Playing With Fire” aggredisce l’ascoltare con dei breakdown pesantissimi, tappeti di doppia cassa e voci che alternano sapientemente frequenze acute e basse; il secondo brano “Pledge Allegiance” incorpora alcune delle nuove componente musicali della band, come ad esempio dei ritornelli dal sound più melodico, mai cantati in pulito, senza i quali il brano risulterebbe un po’ noioso. Quantomeno originale l’idee di scomporre la title track in due brani, cioè in “Ashes…” e “…To Ashes”: queste due composizioni strumentali hanno due anime totalmente opposte, la prima acustica e malinconica mentre nella seconda si prendono la scena le tre chitarre downtuned, con riff granitici e sweep picking velocissimi, accompagnati da un’atmosfera epica proveniente da un inaspettato utilizzo di tastiere da parte del gruppo. In questo brano si nota la bravura sia tecnica che compositiva di Richardson, che è una spanna sopra gli altri due colleghi. Il frontman Alex Koehler, sebbene usi spesso dei cliché tipici del genere, riesce a regalare delle forti emozioni, in particolar modo nel brano “Clockwork”, nel quale gli scream ed i growl riescono ad accentuare il preciso lavoro fatto dalla sezione ritmica. Anche la nevrotica “Illuminate” è un brano degno di nota, esplosiva fin dal primo attacco di chitarre, con azzeccati assoli che si sposano molto bene tra loro. Molto interessante e sorprendente la conclusiva “Dust To Dust…”, capace di mettere in evidenza il lato più “sinfonico” della band. Purtroppo i restanti brani si limitano solo a “mostrare i muscoli”, scivolando così via abbastanza anonimamente.
La terza fatica dei Chelsea Grin non è assolutamente un disco da scartare, non per niente negli USA hanno venduto più di 10000 copie nella prima settimana di uscita, e per un genere estremo è un risultato obbiettivamente incredibile. Tuttavia, avremmo apprezzato di più Ashes To Ashes se la band avesse approfondito la propria vena sinfonica e, in generale, se avesse osato di più con quelle “nuove” idee musicali qui appena accennate.
6.0
(Artery Recordings, 2014)
1. Playin With Fire
2. Pledge Allegiance
3. Morte Ætérna
4. Nightmares
5. Illuminate
6. Sellout
7. Waste Away
8. Ashes…
9. … To Ashes
10. Angeles Shall Sin , Demons Shall Pray
11. Letters
12. Cheers To Us
13. Clockwork
14. Undying
15. Dust To Dust…