(Autoproduzione, 2014)
1. Intro
2. Dei ora
3. Fatum unica veritas est
4. Fossa comune
5. Veleno
6. Proximi Divinitatis
Nuovo lavoro datato ottobre dello scorso anno per i Gorganera, formazione Aretina votata ad un Death/Black metal diretto e in lingua italiana, che dopo un primo disco, e uno split ci regalano questo Proximi Divinitatis.
Rispetto ai loro lavori antecedenti constatiamo fin da subito un aumento della componente thrash a discapito di quelle sonorità più tipicamente black metal che contraddistinguevano il quartetto toscano. Oramai ridotte all’osso le incursioni nel genere ‘’nero’’ forse complice anche una produzione ben più pulita rispetto ai passati canoni, notiamo un’attenzione ben maggiore nella ricerca di quel tipico sound più di un impatto, più legato al groove e meno incline a grosse costruzioni melodiche ma più votato alla semplice potenza sonora. I trenta minuti circa di Proximi Divinitatis scorrono molto bene pure troppo, di facilissimo ascolto questo lavoro ha la pecca fondamentale di non aggiungere assolutamente niente alla scena, cosa di sicuro non semplice ma questo non vuol dire che bisogna per forza portare a casa la medaglia della banalità: Per quanto funzionali siano alcune soluzioni ritmiche sono assolutamente trite e ritrite, stessa cosa dicasi per gli arrangiamenti.
Sebbene non ci sia né lode né infamia il sound generale compatto e potente è stato probabilmente il lato più curato dalla band che in parte è riuscita nello scopo, anche se in qualche momento mi ha ricordato un po’ una band Deathcore di bassa lega soprattutto quando la batteria parte con il blast beat e il suono pulito diventa ben più plasticoso di quel che dovrebbe essere, cosa un po’ strana per questo stile. Per il resto apprezziamo i testi in italiano che regalano senso e significato alle canzoni e li legano con il concept del disco che compone il secondo capitolo di una trilogia di album che rappresenta l’evoluzione estetica ed interiore, ovvero l’evoluzione del proprio IO nella vita che ognuno di noi affronta e in tutto ciò che la rappresenta e in essa racchiude. Rispetto a Qui in Obscuritate Habitant quindi le differenze sono molteplici sotto praticamente tutti gli aspetti, ci aspettiamo lo stesso per la terza e ultima parte di questa trilogia, staremo quindi a vedere come evolverà e cambierà la bestia di nome Gorganera, speranzosi in un mutamento più che positivo per ora non ci resta che attendere fiduciosi.
6.0