A seguito di un ottimo full length come “Sky Burial” e l’eclettico EP “The Cavern” rilasciati dalla sempre attenta Relapse Records, la band proveniente da Richmond, Virginia ha ulteriormente catturato una notevole attenzione su di se, lasciando ben sperare sulle successive produzioni. In occasione del secondo tour europeo, che vede due date italiane a Milano e a Bologna,abbiamo approfittato per scambiare qualche parola con il carismatico frontman della band d’oltreceano, Mike Paparo.
Avete concluso di recente il vostro secondo tour europeo, per promuovere l’EP The Cavern. Com’è andata? E come è iniziata la collaborazione con i Mantar?
Il nostro tour con i Mantar è andato bene. Ci sono state alcune mancanze ma quando gli show erano piacevoli tutto è andato bene! Anversa, Londra, Oslo, Milano, Praga, Leeuwarden e tutta la Germania sono stati i momenti salienti. I Mantar sono molto popolari in Germania, è pazzesco! La collaborazione con loro è iniziata con una proposta da parte del nostro booking agent europeo. Stavamo provando a cercare una band europea con cui andare in tour e i Mantar si sono resi disponibili, il resto è storia.
“The Cavern”, composto da una singola traccia di quarantacinque minuti, è senza dubbio una release inusuale e inaspettata. Come avete avuto quest’idea?
In realtà è stato concepito nel biennio ’08-’09. The Cavern precede il nostro primo full length Sundown. Il nostro batterista TJ ha scritto quasi tutta la canzone e ha continuato a mettere insieme parti che si amalgamassero bene, quindi è diventata sempre più lunga. Non credo che lui abbia pianificato che arrivasse ad una durata di 46 minuti, è solo andata a finire così!
Mi sono accorto che avete un background black metal. Come siete arrivati al vostro sound attuale?
Sono l’unico membro della band che proviene dal black metal. Il resto dei ragazzi ha invece un background heavy metal/punk rock… Ma ad ognuno di noi piacciono cose diverse. Siamo arrivati al nostro sound combinando fondamentalmente tutta la musica che ci piace che fa diventare pazza certa gente! Musicalmente facciamo, e sempre faremo, ciò che vogliamo.
Nella vostra musica, di fianco ad elementi psychedelic, sludge e black metal, sento qualcosa di Mastodon-iano. Quali sono le vostre principali fonti di ispirazione?
I Mastodon sono certamente una band molto importante e formative per alcuni di noi. Oltre le influenze psychedelic, sludge e black metal già menzionate abbiamo anche qualche influenza classic rock e death metal. Puoi anche afferrare qualche impronta country e “Americana” se ascolti attentamente.
Suppongo che i live siano molto important per voi. Cosa cercate di comunicare a chi ascolta la vostra musica e assiste ai vostri show?
Potenza. Alti elevati e bassi devastanti. Emozione.
Quando potremo ascoltare il vostro terzo full length?
Ci sarà un terzo full lenght degli Inter Arma nel 2016. Presto arriveranno un annuncio formale e altri dettagli.
Tu, Trey and Steven avete un altro progetto, Bastard Sapling. Ho molto apprezzato “Istinct is forever” per la sua spontaneità. How Quanto è importante per te questa band? Qual è la differenza tra Bastard Sapling e Inter Arma?
I Bastard Sapling sono importanti per me tanto quanto gli Inter Arma. Amo immensamente questa band. Ho sempre voluto essere in una band black metal che funzionasse e con i Bastard Sapling ho avuto la mia occasione. Sono davvero orgoglioso del nostro ultimo full length Instinct is Forever. Tutto ciò che riguarda gli Inter Arma e i Bastard Sapling è diverso, dal songwriting ai membri al feeling complessivo. I Bastard Sapling sono una bestia del tutto differente.
Mike, ti ringrazio per il tempo dedicatoci, puoi salutare i lettori come preferisci.
Grazie Cristian, apprezziamo il supporto. Speriamo di tornare presto in Italia!