Come un violento temporale si vuol far notare la musica dei francesi Déluge, giovane band francese al proprio disco d’esordio che si presenta decisamente bene, a partire da un artwork mozzafiato dai colori tenui e freddi, abbastanza esplicativo di cosa troveremo in questo Aether. Il gruppo di Metz suona un black metal ricco di venature post hardcore dal grande impatto emotivo, ossequioso della tradizione transalpina del genere.
Il percorso musicale dei Déluge parte con la veloce “Avalanche”: il muro di suono creato lascia letteralmente senza fiato, su di esso sono incise le voci strazianti e dolorose del cantante Maxime Febvet. Impressionante, inoltre, il lavoro del batterista Benjamin Marchal. I ragazzi non si limitano certo a picchiare come fabbri: spesso sono in grado di portarci verso lidi dolci e mansueti, creando atmosfere malinconiche che diventano addirittura bucoliche grazie all’aggiunta della pioggia, vero e proprio leitmotiv del disco. Brani come “Appats” e “Houle” rappresentano al meglio il solido equilibrio mantenuto dal quintetto tra mazzate al fulmicotone e parti più meditative. Notevole il lavoro del bassista Frédéric Franczak, che si rende insostituibile all’interno del gruppo attraverso bordate sludgy in grado di ingigantire le emozioni provocate dalla musica dei Déluge. La profondità del suono è pazzesca e contribuisce a rendere l’atmosfera molto rarefatta e claustrofobica. La chicca del disco è “Mèlas | Kholè”, dove viene ospitato Neige dei superbi Alcest.
La label francese Les Acteurs De L’Ombre ci sta sicuramente abituando molto bene. Aether è un ottimo disco, che si fa apprezzare per la sua profondità e per l’accuratezza nei particolari. Quello dei Déluge è un sound maturo e adulto, sorprendente per una band nata solo due anni fa e alla sua opera prima. Cinetica, delirante e deprimente, questa è la musica dei Déluge: il diluvio.
(Les Acteurs De L’Ombre, 2015)
01. Avalanche
02. Appât
03. Mélas | Khōlé
04. Naufrage
05. Houle
06. Klarträumer
07. Vide
08. Hypoxie
09. Bruine