Daniel Ekeroth è uno che la scena death svedese di fine anni ’80 / primi ’90 l’ha vissuta appieno: ne ha fatto parte, con risultati abbastanza mediocri a dire il vero, in termini di popolarità (forse qualità), ma ne ha soprattutto narrato le gesta in numerose fanzine persesi nella notte dei tempi e nel volume Swedish Death Metal, edito nel 2008, vero capolavoro del 44enne bassista scandinavo.
Dopo avere militato in diverse band (consiglio tra queste i Dellamorte, autori di un death/crust di buon livello) Ekeroth ha fondato nel 2010 gli Usurpress, giunti in questo 2016 al loro terzo full-length.
Con The Regal Tribe ci si aspettava il salto di qualità, dopo due dischi che avevano lasciato ben poco in termini di piacere uditivo. Certo, se si parla di passione e voglia di fare, ai quattro (ex) ragazzi di Uppsala queste non mancano, ma sono qualità che non bastano per emergere dall’enorme marasma di band che strizzano l’occhio al death di stampo svedese.
Quando c’è da picchiare, è innegabile che gli Usurpress picchino duro, arrivando a sfiorare toni più prettamente crust e riuscendo anche a far scapocciare per bene. Ma in certi passaggi, spiace dirlo, cadono davvero nel banale; quando poi provano a rallentare il ritmo, provando ad incastonare nei brani momenti più melodici, ecco che i Nostri si perdono davvero in territori che non sono proprio nelle loro corde. Bruttini e innocui anche gli assoli di chitarra.
Dispiace, perché attendevamo speranzosi questo album. Forse, a questo punto, è giusto dire che il buon Ekeroth dia il meglio di sé con una penna in mano, piuttosto che con uno strumento.
(Agonia Records, 2016)
1.Beneath the Starless Skies
2.The One They Call the Usurpress
3.Across the Dying Plains
4.The Mortal Tribes
5.The Halls of Extinction
6.Throwing the Gift Away
7.Behold the Forsaken
8.On a Bed of Straw
9.The Sin that Is Mine
10.In the Shadow of the New Gods
5.0