Terzo album per gli “Opeth 2.0”, o dodicesimo se si guarda la loro intera carriera. Con il disco del 2011 Heritage, infatti, gli Opeth hanno deciso di cambiare completamente le carte in tavola, stupendo un po’ tutti. Questa decisione è stata accolta con reazioni opposte: da una parte chi ha continuato a tesserne le lodi, dall’altra chi si è sentito in qualche modo “tradito”. Nonostante tutto, il gruppo ha deciso di andare avanti fregandosene delle critiche e continuando a sperimentare e a mettere sotto torchio la propria vena prog in stile Genesis con questo Sorceress.
Sebbene il genere sia diverso dal periodo “Ante Heritage”, questo disco suona profondamente Opeth: il loro marchio è ben presente in tutti i brani. “Persephone” è un intro dai toni medievali e dolci, che si pone a metà tra lo stile di Morningrise e quello di Damnation. Gli altri brani pescano dal calderone di Genesis, Jethro Tull o Deep Purple, tirandone fuori un riconoscibile prog rock in salsa Opeth. Le vocals di Akerfeldt, come sempre nell’occhio del ciclone dopo la decisione di non cantare più in growl su disco, sono sentite e toccanti nei momenti più malinconici mentre nelle parti più dure riescono ad essere graffianti, denotando un ottimo stato di forma del cantante. Uno degli episodi più interessanti del disco è certamente “Chrysalis”, brano tiratissimo fondato su riff sostenuti ed intriganti. Ci sentiamo poi di fare un plauso al tastierista Joakim Svalberg, poiché le sue trame sono sempre precise e riescono a valorizzare le atmosfere, soprattutto acustiche, in una maniera impeccabile. Le tracce sono tutte complicate, intrise di tecnica ed intensità interpretativa; l’unico elemento fuori luogo è dato dal batterista Axenrot, il cui tocco risulta spesso troppo pesante per certe atmosfere.
Sorceress si posiziona al secondo posto dopo Heritage in un ipotetico podio comprendente Pale Communion. È sempre da apprezzare quando una band cerca nuove strade, anche mettendo in dubbio l’amore dei fan nei suoi confronti.
(Nuclear Blast Records, 2016)
01. Persephone
02. Sorceress
03. The Wilde Flowers
04. Will o the Wisp
05. Chrysalis
06. Sorceress 2
07. The Seventh Sojourn
08. Strange Brew
09. A Fleeting Glance
10. Era
11. Persephone (Slight Return)