Precisi come solo gli inglesi sanno fare tornano dopo due anni i maestri del terrore sonoro. Il precedente album aveva diviso le opinioni dei fans, ma per quanto li si possa amare o odiare un ritorno sulle scene di Kenney e Hunt porta sempre un carico di curiosità che poche band riescono a scatenare. The Whole Of The Law ripara i torti che Desideratum aveva insinuato nei gusti dei loro sostenitori e consolida quella che è la formula sonora ormai intrapresa dai Nostri con Vanitas nel 2012, unendo formulazioni sonore più moderne tra influenze elettroniche e metriche più “core” al cinismo sonoro che da tanti anni è trademark esclusivo degli Anaal Nathrakh.
Su The Whole Of The Law convivono riff di una cattiveria disumana (“Depravity Favours The Bold”) ed influenze inaspettate che però risultano ormai perfettamente integrate nel mondo sonoro degli Anaal Nathrakh. Vien da sé che i beat power electro di “Hold Your Children Close And Praise For Oblivion” spiazzino leggermente al primo impatto ma vengano piacevolmente accolti per la dose di violenza diversamente promulgata ma sempre di alto livello, così come il riff electro core di “We Will Fucking Kill You”, che sembra solo aver spostato nella modernità un concetto di violenza illegale senza averlo snaturato. Vertice del disco è probabilmente l’eclettica “Extravaganza”, la quale ha piacevolmente sorpreso molti con il ritornello in falsetto di Hunt, a parere del sottoscritto non una novità assoluta bensì una naturale evoluzione delle capacità vocali del Nostro volte ad un’ottimizzazione delle sue capacità teatrali.
Inutile dire come anche The Whole Of The Law dividerà le opinioni dei vari fan o degli sfegatati dell’ultima ora. Certo è che la mentalità degli Anaal Nathrakh non è assolutamente cambiata; si può percepire il cambiamento solo nel mezzo col quale hanno deciso di esprimersi. La formula strofa-ritornello risulta ormai ben consolidata e la voglia di sperimentare si sente dietro ogni canzone. The Whole Of The Law è un album degno del nome dei suoi autori, non un capolavoro ma un altro piacevole tassello sonoro di una delle creature più spregevoli del mondo estremo della musica.
(Metal Blade Records, 2016)
1. The Nameless Dread
2. Depravity Favours The Bold
3. Hold Your Children Close And Pray For Oblivion
4. We Will Fucking Kill You
5. So We Can Die Happy
6. In Fragrante Delicto
7. And You Will Beg For Our Secrets
8. Extravaganza
9. On Being A Slave
10. The Great Spectator
11. Of Horror And The Black Shawls